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X edizione Festival della Letteratura Mediterranea

 

Fin dalla prima edizione del Festival gli scrittori e gli intellettuali, che si sono avvicendati nei tanti incontri svoltisi in questi dieci anni, hanno ricostruito e ampliato temi universali della cultura mediterranea, offrendoci pensieri, idee e suggestioni. In questo anno, per noi, di festa e di traguardi, al centro di quei tanti pensieri e suggestioni ci saranno, come sempre, gli scrittori in prima persona e il loro lavoro, ma, soprattutto, la scrittura, esercizio e arte nobile del pensiero che assume oggi forme e contenuti ampi, che non appare più elitaria ma aperta e slegata da canoni consueti. Una sorta di bulimia narrante, parrebbe, che apre interrogativi e discussioni, non solo sulla natura dell’intellettuale ma soprattutto sul naturale mezzo con cui esso opera: la parola. Spesso sottovalutata, svilita, svuotata. Il Festival vuole riflettere sulla dignità delle parole, ergendole di nuovo al loro ruolo di veicolo e corpo dei pensieri. Ecco perché la formula scelta per titolare questa decima edizione è “Liber-e parole” che rappresenta la chiave dei nostri appuntamenti, di cui sia i libri che le parole saranno protagonisti. Occorre forse tornare a un’idea originaria della funzione della scrittura, senza escludere le nuove frontiere che l’evoluzione tecnologica ci consente, ritessendo quel fil rouge tra letteratura come esercizio di stile e letteratura come mezzo sociale. In questo percorso, snodato tra gli interventi degli scrittori nostri ospiti, procederemo dal generale al particolare, da come nasce la necessità di scrivere alla comprensione delle parole. Il lavoro, la creatività, il ricordo, gli affetti, l’identità, il cambiamento, saranno queste alcune tematiche sulle quali rifletteremo nei nostri incontri.

 

Giovedì 20 settembre

- Ore 9.30 Istituto Bozzini-Fasani

Antonio Ferrara - autore italiano per l’infanzia e l’adolescenza - incontra gli alunni delle Scuole Primarie di Lucera e presenta Pane arabo e parole (Falzea, 2010), una delicata e ironica metafora dell’accoglienza narrata ad altezza di bambino. Nadir è un bambino marocchino che deve fare i conti con i pregiudizi di un uomo adulto che crede che uno straniero sarà sempre un estraneo, condannato a non imparare mai a parlare o a comportarsi come un italiano. Una storia sull’importanza di saper parlare bene la propria lingua, ma anche la lingua del paese che ti ospita, sull’importanza di conoscere le parole giuste per esprimere i propri pensieri e le proprie emozioni.

Antonio Ferrara è nato a Portici nel 1957 ma vive a Novara. Ha compiuto studi artistici e lavorato per sette anni presso una comunità alloggio per minori. Tiene laboratori di illustrazione e scrittura creativa per ragazzi e per adulti presso scuole, biblioteche, librerie, associazioni culturali e case circondariali. Autore e illustratore di numerosi libri per ragazzi, ha pubblicato, tra gli altri titoli: Come i pini di Ramallah  (Fatatrac, 2003), Il bambino col fucile (Città Aperta, 2007), Pane arabo a merenda (Falzea, 2007), Batti il muro. Quando i libri salvano la vita (Rizzoli, 2011), Ero cattivo (San Paolo Edizioni, 2012) 

 

- Ore 11.00 Istituto Bozzini-Fasani 

”Pane, albero e parole” - Laboratorio di scrittura creativa con gli alunni delle Scuole Primarie ideato e condotto da Gerardo Di Feo. La parola è vita, come il pane, come gli alberi. Il laboratorio di scrittura creativa “Pane, albero e parole” pone al centro dei lavori le parole come input creativo per pensare l’altro in una cornice interculturale. Il laboratorio si avvale della presenza dello scrittore Antonio Ferrara, autore del libro Pane arabo e parole da cui il laboratorio trae ispirazione. A termine dell’attività creativa il laboratorio prevede una performance espressiva realizzata con i bambini delle scuole primarie lucerine che vedrà la composizione di un grande “Albero delle parole” in Piazza Matteotti.

Gerardo Di Feo, storico dell’arte e curatore, si occupa di laboratori didattici per l’infanzia collaborando con enti museali e di formazione. É docente di scrittura creativa nelle scuole di Puglia e dal 2008 porta avanti il progetto itinerante “La città Gi-oca-ta” sul potere formativo dell’ambiente urbano.

 

- Ore 19.00 Piazza Lecce

Filippo La Porta, autore italiano, a colloquio con Davide Orecchio

Inventare con le parole la realtà attingendo all’immaginazione oppure descrivere ciò che è già reale: il primo compito spetterebbe alla narrativa, il secondo alla cronaca. Ma cosa accade quando la scrittura giornalistica, che dovrebbe limitarsi a riportare “il fatto”, manifesta velleità sempre più letterarie? Filippo La Porta nel suo saggio Meno letteratura per favore! (Bollati Boringhieri, 2010) ritiene che il rischio sia quello di sconfinare irrimediabilmente nella finzione, di fornire un’immagine sempre più mediata del reale, edulcorata o peggiorata a seconda del risultato che di volta in volta si vuole ottenere. Ora, nel panorama della comunicazione contemporanea, invaso dal libero abuso dell’artificio narrativo e della finizionalità, qual è il destino della Letteratura, quella con la maiuscola? Cosa resta da raccontare ai narratori? E come?

Filippo La Porta, nato a Roma nel 1952 è saggista, giornalista e critico letterario. Consulente editoriale e membro del comitato editoriale della Gaffi, collabora con numerose testate giornalistiche fra le quali il Corriere della sera, Il Riformista, Il Messaggero, XL, Left. Tra i suoi titoli: Pasolini. Uno gnostico innamorato della realtà (Le Lettere, 2002), Dizionario della critica militante ( con Giuseppe Leonelli, Bompiani, 2007); ha inoltre curato l’antologia É finita la controra. La nuova narrativa in Puglia (Manni, 2009). Il suo ultimo lavoro è Un’idea dell’Italia. L’attualità nazionale nei libri (Aragno, 2012), ben centocinquanta recensioni di libri usciti in Italia nell’ultimo decennio in cui l’autore cerca di rintracciare i segni di una comune identità nazionale.

Davide Orecchio vive e lavora a Roma, dov’è nato nel 1969. Scrittore e giornalista (dirige il sito d’informazione rassegna.it), ha pubblicato nel 2012 Città distrutte. Sei biografie infedeli (Gaffi), una raccolta di racconti (o, semplicemente, storie) con la quale ha vinto il Premio Mondello Opera Italiana 2012, ed è finalista al Premio Napoli e al Premio Volponi 2012. Storico di formazione, ha pubblicato racconti su «Nazione Indiana» (di cui è anche redattore) e «Nuovi Argomenti». Alimenta un paio di blog personali (davideorecchio.it, sullasfalto.blog.rassegna.it). 

 

- Ore 21.30 Piazzetta Ar / Piazza del Carmine

E ”MASCIARE” - Performance di danza di strada con Carolina Grandela (ES), Maria Robin (FR), Patricia Alvarez (ES), Natalia Bonanese (IT).

Masciara, donna potente e maga. La sua parola è salvezza o maledizione; al suo tocco le leggi della natura si sovvertono; ogni cosa le è possibile ed i luoghi che il suo passo ha attraversato non potranno mai più essere gli stessi.

“MASCIARE” è un progetto che porta in scena quattro danzatrici di nazionalità diverse (Spagna, Francia, Italia) per la prima volta insieme. La danza scorre tra movimenti primordiali e linee nello spazio, tra silenzio e suono. La forza del gruppo, come magia, coinvolge e sconvolge ciò che circonda le danzatrici trasportando il pubblico in mondi diversi, un mondo di danze singolari e diversissime attraversate dall’unicità dell’energia femminile in scena.

In caso di pioggia tutti gli eventi si terranno presso Galleria Manfredi

admin

Redazione

Luceranet.it, un nuovo sito ed un nuovo quotidiano per la città di Lucera, ma il cui sguardo andrà anche al di là della Capitanata.

Luceranet.it, un nuovo sito ed un nuovo quotidiano per la città di Lucera, ma il cui sguardo andrà anche al di là della Capitanata. Cronaca Politica Sport e Curiosità, questi sono alcuni degli ingredienti della nuova testata giornalistica. Qualcuno potrebbe obbiettare che per una realtà come Lucera, i quotidiani on line siano troppi. Mi permetto di non essere d'accordo, in quanto più voci raccontano la realtà, più possono essere divulgati i pareri e le opinioni della gente, dopotutto la democrazia è sopratutto questo. La nostra testata, infatti, è libera e dà libero accesso a chiunque voglia collaborare ed esprimere il proprio pensiero, sottolineo che comunque il rapporto è libero e gratuito. Ringrazio sin da ora chiunque potrà dare la sua la fattiva collaborazione. Dopo essere stato uno degli editori, di Sunday Radio ed una delle sue voci più famose per tantissimi anni, mi appresto ora ad affrontare una nuova avventura, questa volta nel web e spero che questa sia foriera di successi e nuove soddisfazioni. Le premesse e l'entusiasmo ci sono, a voi lettori il giudizio finale.

Lucera / Foggia / Italy

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