Torna a Lucera, sotto il manto del tradizionale fervore mariano, la festività in onore della Madonna del SS. Rosario, all’interno di un calendario fitto di particolari momenti liturgici, che avranno la supervisione del rettore Mons. Luigi Di Condio, che è il rettore della chiesa di “San Domenico”, che a sua volta ospita la splendida statua della Vergine, recentemente restaurata. Si tratta di una festività di particolare intensità spirituale, che vede accorrere nel tempio fedeli provenienti da tutte le parti della città per momenti di venerazione, di raccoglimento, di preghiera. E’ una festa che ormai è diventata centrale tra quelle che si svolgono nella nostra città, perché la devozione alla Vergine del Rosario ha un retroterra antico e fecondo. E’ la festa che chiude anche la stagione delle processioni mariane, dopo quelle di Santa Maria Patrona (“Cattedrale”), della Beata Vergine di Lourdes (“Sacramentini”), Madonna della Vittoria (“San Giacomo”), Madonna della Misericordia (“San Giovanni”), Madonna della Spiga (“San Ciro”), Madonna del Carmine (“San Matteo al Carmine”), Madonna dell’Addolorata (“San Francesco”), Madonna dell’Incoronata (“La Pietà”) e Madonna della Purità (“San Gaetano”). Il lungo elenco delle processioni sottolinea la grande devozione mariana dei lucerini, devozione che trova il suo momento di sintesi nei festeggiamenti patronali.
Torniamo alla festa della Madonna del SS. Rosario. Solo la chiusura della Chiesa di “San Domenico”, soprattutto a causa del terremoto che ne fiaccò le fondamenta, potette provocare la cessazione dei festeggiamenti e il conseguente l’accantonamento della bella processione mariana che coinvolge gran parte del centro storico. Con la riapertura della chiesa (ad opera meritoria del Vescovo Mons. Francesco Zerrillo, ora emerito) anche i tradizionali riti liturgici sono ripresi, grazie soprattutto all’ultimo rettore, don Luigi Di Condio, che ha animato l’attività pastorale soprattutto tra i ragazzi e giovani studenti, che ormai costituiscono una costola importante dei frequentatori di “San Domenico”. Tutto ciò è importante e incoraggiante in un momento in cui si dibatte come far avvicinare alla Chiesa le nuove generazioni, operazione nient’affatto facile per la evoluzione dei costumi che va decisamente controcorrente. Inoltre, la chiesa, trecentesca, dove operò con fervore apostolico il Beato Agostino Casotti, Vescovo della nostra Diocesi, è rientrata anche nel novero di quelle testimonianze dell’antichità che fanno grande Lucera. Proprio nel recente gemellaggio con la Chiesa croata (Casotti era croato), questo tempio è stato al centro dell’interesse dei visitatori stranieri, che ne hanno apprezzato la singolarità del suo schema architettonico, ma soprattutto l’intensità dell’attività pastorale qui svolta, che vede sottolineata anche la devozione per un Pastore che ha riscattato l’orgoglio cristiano nei confronti dei mussulmani, sino a farsi martire per amore del Cristo. E, dunque, ’ una festa densa di spiritualità quella in onore della Madonna del SS. Rosario. Una festa che don Luigi Di Condio mette al riparo dagli esorbitanti sfarzi esteriori dal sapore pagano, per farla defluire su un binario che porti davvero alla riscoperta e alla riappropriazione del progetto mariano, attraverso il culto della Vergine di Pompei, che attraverso l’arma potente del Santo Rosario, come diceva il Beato Bartolo Longo, indica la strada maestra che porta al Cristo Redentore, suo figlio.
Il p r o g r a m m a
Novena: dal 28 settembre al 6 ottobre
Ore 16,00 Adorazione Eucaristica; ore 18,00 Santo Rosario meditato e canto delle litanie; ore 19,00 S.Messa.
6 ottobre: ore 19,00 Messa con accoglienza e ammisione novizi e dei professi della Confraternita; ore 21,00 Adorazione Euicaristica notturna.
7 ottobre: ore 8,00 sparo di mortaretti; ore 8,30, 10,00,11,00 SS. Messe animate dal coro di San Domenico; ore 12,00 Esposizione Eucaristica e solenne Supplica alla B.V: del Rosario; ore 18,00 processione con l’immagine della Vergine del Rosario. Al termine S. Messa presieduta dal Vescovo diocesano, Mons. Domenico Cornacchia e animata dal coro dell’Arciconfraternita dei Sette Dolori di San Marco in Lamis; ore 21,00 intrattenimento sinfonico a cura del concerto bandistico “Città di Roseto”.
L’8 ottobre, alle ore 19,00, ci sarà la S. Messa di ringraziamento.
Itinerario della processione. Via San Domenico, Via IV Novembre, Corso Garibaldi, Via Amendola, Via De Troia, Via Frattarolo, Piazza Carmine, Via San Francesco, Via Di Giovine, Via Federico II, Piazza Matteotti, Via Casotti, Via San Domenico.
La predicazione è affidata a don Alessandro Gambuto e don Fabio Clemente. I fuochi pirotecnici portano la firma della ditta “N.Chiarappa” di San Severo. L’addobbo è stato curato dai signori De Troia e Perna. Le luminarie sono state curate dalla ditta “Carlone” di Lucera.