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SULLA CIRCUMVALLAZIONE LUCERINA SI PUO’ MORIRE

 

Sono giunte in Redazione molte sollecitazioni volte a riconsiderare, a riparlare, a ridiscutere la questione veicolare sul vecchio anello periferico, quello sottoposto allo stress del nuovo piano traffico. Qui si è voluto modificare il flusso veicolare attraverso l’introduzione del senso unico di marcia. Un esperimento che lascia tuttora qualche perplessità,  visto che i benefici rispetto alla fluidità del traffico e alla riduzione dei rischi incidenti non sono quelli che si ipotizzavano.  I lettori si sono fatti sentire per dire che in alcuni tratti si viaggia a velocità di velodromi, con evidenti rischi di investimenti a carico dei pedoni. Il senso unico è stato interpretato come occasione percorrere  a velocità sostenuta, anche nei segmenti dove le macchine in sosta (su entrambi i lati!) non lo consentono. Così anche gli attraversamenti diventano pericolosi, posto anche le auto in movimento non rispettano neppure le strisce zebrate. Cosicché si sono avuti diversi investimenti di pedoni, che solo per fortuna possono dire di stare ancora nel mondo dei viventi.  Sotto osservazione soprattutto il tratto che da porta San Severo conduce a Porta Foggia, un tratto che invita alla velocità anche per la linearità relativa del tracciato. Insomma, la vecchia circumlucerina diventa una specie di circuito  da competizione, dove i più furbi la fanno da padrona specie negli spazi ristretti, quando, per effetto del restringimento della carreggiata, le auto praticamente rischiano di toccarsi. 

Ovviamente, c’è un solo un mondo per frenare la baldanza di tanti automobilisti: controllo da parte dei vigili urbani che, però, di sera, sono merce rara. Non è finita qui. A suo tempo, il Sindaco Pasquale Dotoli aveva promesso che il piano traffico sarebbe stato riconsiderato, alla luce dei risultati del campo.  L’esperimento non ha dato tanti buoni frutti, se le lamentele della cittadinanza ( e non solo degli automobilisti) restano tuttora in piedi.  La verità è che per risolvere i problemi del traffico occorrevano interventi strutturali (per la verità, non sempre possibili per le caratteristiche delle strade e della stesso vecchio perimetro periferico) e di certo non è stato sufficiente introdurre soltanto il senso unico di marcia.  I punti cruciali restano gli stessi (Porta Foggia, Porta Troia e villa comunale), cosicché si è data solo l’illusione di voler modificare qualcosa con l’utilizzo delle rotatorie spesso di difficile interpretazione. Anche perché si continuano ad ignorare quei palliativi che in qualche maniera potrebbero alleviare le pene. 

Tipo reintrodurre il possibile doppio senso di marcia nel tratto porta Troia sino all’altezza della Banca Popolare di Puglia e Basilicata ( Via Vittorio Veneto n.12), che consentirebbe anche di immettere il traffico direttamente sull’asse che conduce nel capoluogo dauno. Come sarebbe da considerare l’impiego di impianti semaforici, che in qualche maniera darebbero più ordine e disciplina. La conclusione è che bisogna riconsiderare il piano traffico alla luce dell’esperienza acquisita e non immaginare l’argomento scaduto a livello di sensibilità.  A parte tutto, c’è la necessità e l’urgenza di frenare comunque la velocità, che ha già provocato diversi ricoveri all’ortopedia.  Come è assolutamente necessario che si rafforzi il controllo sul vecchio perimetro periferico ( e lo devono fare tutte le forze dell’ordine anche attraverso la sola presenza fisica!) condicio sine qua non per indurre psicologicamente gli automobilisti a trattenere il piedino sull’acceleratore. Oppure, vogliamo che ci scappi il morto per intervenire?

a.d.m.

 

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Luceranet.it, un nuovo sito ed un nuovo quotidiano per la città di Lucera, ma il cui sguardo andrà anche al di là della Capitanata. Cronaca Politica Sport e Curiosità, questi sono alcuni degli ingredienti della nuova testata giornalistica. Qualcuno potrebbe obbiettare che per una realtà come Lucera, i quotidiani on line siano troppi. Mi permetto di non essere d'accordo, in quanto più voci raccontano la realtà, più possono essere divulgati i pareri e le opinioni della gente, dopotutto la democrazia è sopratutto questo. La nostra testata, infatti, è libera e dà libero accesso a chiunque voglia collaborare ed esprimere il proprio pensiero, sottolineo che comunque il rapporto è libero e gratuito. Ringrazio sin da ora chiunque potrà dare la sua la fattiva collaborazione. Dopo essere stato uno degli editori, di Sunday Radio ed una delle sue voci più famose per tantissimi anni, mi appresto ora ad affrontare una nuova avventura, questa volta nel web e spero che questa sia foriera di successi e nuove soddisfazioni. Le premesse e l'entusiasmo ci sono, a voi lettori il giudizio finale.

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