Lo chiamano il salotto di pietra di Lucera, ma nella realtà si fa di tutto per sfregiarlo con azioni vandaliche o con la mancanza della cura e della tutela delle sue espressioni più significative. Stiamo parlando della più bella piazza di Lucera, piazza Duomo, che è l’espressione di questo salotto, sul quale si staglia la trecentesca Basilica Cattedrale, il settecentesco Episcopio e una serie di edifici di particolare pregio architettonico. Le associazioni culturali e ambientali sono di nuovo sul piede di guerra, perché la piazza è stata nuovamente deturpata da quell’ex asilo “S. Anna” che sta riverso sulla piazza, perché destabilizzato nelle sue strutture portanti. E’ un vecchio immobile che le suore utilizzavano per asilo e per la formazione di tanti ragazzi. L’edificio, completamente deturpato nella sua facciata, è stato ricoperto da un telo che nascondeva le sue brutture. La copertura provvisoria è stato divelta dalle intemperie, cosicché lo squallido spettacolo è tornato a fare capolino. Le Amministrazioni che si sono succedute hanno ripetutamente e solennemente dichiarato di volersi fare carico della sistemazione di questo edificio, anche attraverso un suo acquisto da utilizzare eventualmente per il trasferimento di alcuni uffici comunali. La particolarità di questo edificio ( o il guaio!) è che si trova proprio fianco della trecentesca Basilica Cattedrale, la cui immagine esce alquanto malconcia dalla presenza di questo palazzo quasi sgretolato e persino pericoloso per i passanti. L’edificio venne acquistato da una impresa privata di San Severo anni fa, ma non se ne fece nulla, perché pare che di traverso si sia messa la Sovrintendenza, che reclamava una maggiore tutela soprattutto delle parti esterne, in modo da metterle in sintonia con il volto architettonico e storico della piazza.
Bocciato il progetto, nessun’altra iniziativa è emersa per risolvere il problema, al punto che l’impresa si è ritirata in buon’ordine, provvedendo solo alla messa in sicurezza della facciata, operazione intimata dall’allora commissario prefettizio Michele Di Bari. Dinanzi all’inerzia delle pubbliche Amministrazioni, le associazioni culturali ed ambientalistiche sono tornate a farsi vive, rammendando che il ritorno al decoro di piazza Duomo costituiva addirittura un impegno elettorale dei partiti. E’ curioso che la città venga definita città d’arte e che piazza Duomo venga considerato il punto di maggiore richiamo artistico, storico e architettonico della città e non solo, ma nella realtà anche per rifare la pavimentazione si é dovuto aspettare l’insediamento di un altro commissario prefettizio, il dottor Natale D’Agostino. A parte la storia dell’edificio cadente, c’è da segnalare l’incuria in cui versa piazza Duomo nelle ore serali e notturne. Le stesse scale della Basilica diventano ricettacolo di rifiuti di ogni genere. Spesso le mura esterne vengono attaccate dagli imbrattatori di turno, i quali approfittano delle ore piccole per scrivere le consuete frasi deliranti, che esprimono tutto il loro potenziale demenziale. Insomma, gonfiamoci pure il petto nel definire Lucera città d’arte, ma facciamo in modo di essere coerenti, mettendo in campo la sua salvaguardia, Incominciando dal salotto di pietra.