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Quella dei 'Sacramentini' PER TUTTI E’ LA CHIESA DELLA MADONNA DI LOURDES

 

E’ diventata a Lucera la chiesa che meglio esprime la devozione popolare per la Vergine di Lourdes. Una chiesa recentemente restaurata e fatta tornare al suo antico splendore. Da quando è stata riaperta al culto, grazie all’iniziativa meritoria del Vescovo del tempo Mons. Angelo Criscito e dell’Arciconfraternita qui operante sotto la direzione del priore Sergio Pompa, questo piccolo tempio è divenuto un significativo punto di riferimento mariano, un luogo dove idealmente e soprattutto spiritualmente si ripercorrono le tappe e i momenti straordinari dell’apparizione della Vergine dei Pirenei. E’ davvero un percorso di intensa, fervida fede mariana quello che si fa con la novena in onore della Madonna di Lourdes, un cammino di preghiera guidato dal rettore don Costanzo De Marco, il quale ha preso l’eredità di Mons. Antonio Del Gaudio, innamorato della vergine di Lourdes, che di questa chiesa è stato un vero cantore. Non manca la preziosa collaborazione del canonico don Luigi Di Condio, nella qualità di delegato vescovile per le Confraternite. Un programma di forte partecipazione popolare, posto che qui giungono fedeli da tutte le parti della città, non curanti del freddo polare che solitamente fa da cornice atmosferica alla festività dell’11 febbraio, che coincide anche con la giornata dell’ammalato. E a proposito di quest’ultima ricorrenza, è davvero commovente vedere sfilare lungo le vie della città la statua della Madonna, al centro di un corteo illuminato, nella penombra del pomeriggio e poi della sera, dalla luce suggestiva dei flambleaux: proprio come a Lourdes. E il finale della processione non può che avere come destinazione la Cattedrale, dove sono schierati in prima fila tanti ammalati che chiedono la benedizione della Vergine Santissima, che da qualche anno viene impartita dal nostro Vescovo Mons. Domenico Cornacchia.

E’ straordinario il destino di questa piccola chiesa, che è diventata una sorta di piccolo santuario, dopo che era stata abbandonata e ignorata per tanti anni, benché avesse un passato prestigioso. E’ questo forse un miracolo della Madonna di Lourdes, che in questo luogo ha inteso far vibrare forte il sentimento di intensa partecipazione alla storia straordinaria e rivoluzionaria della venuta del Cristo in terra. Il recupero di questa chiesa non ha soltanto ha un valore religioso per la città. Infatti, essa ha pure una valenza culturale e architettonica che interessa la parte più antica dell’abitato e ci riporta a tradizioni illuminanti della vita monastica della città, che è stata un tempo culla di presidi religiosi, come appunto quello dei “Sacramentini”, il cui edificio rinviene da una antichissima casa fatta erigere all’inizio del ‘500 dal nobile Falcone. Nel 1700 fu restaurato dal Parlamento lucerino e ceduto ai Padri Sacramentisti. Questi erano chierici secolari missionari, veneratori del SS. Sacramento. Appartenevano ad una Congregazione fondata a Lucera (1745) dal P. Redentorista Mannarino, perciò erano anche chiamati Padri Mannarini. Tra i Rettori Maggiori si ricorda il concittadino Francesco Zunica, nominato poi Arcivescovo di Matera e di Acerenza da Papa Pio VI (1776) L’attuale chiesa, dunque, non era altro che la cappella del convento, dove si praticava uno speciale culto al SS. Sacramento, con il contributo della Arciconfraternita dei “Bianchi”, i cui aderenti, vestiti di sacco e di cappuccio, erano obbligati a prestare opera di misericordia a favore dei condannati a morte, come ci ricorda il canonico don Vincenzo Di Sabato nella sua “Storia ed arte nelle Chiese e nei Conventi di Lucera”.

Con la riapertura del tempio (1985) è stato anche possibile riprendere il culto per San Biagio, che aveva avuto un momento di stasi a causa della chiusura della chiesa della “Madonna delle Grazie” in via San Domenico, dichiarata inagibile a seguito delle profonde crepe apertesi nelle strutture portanti. Tuttora tale chiesa è in fase di abbandono. San Biagio così, trovò ricovero nei locali dei “Sacramentini” e qui ogni anno, il due febbraio, continua in qualche maniera a fare da battistrada alla festività della Vergine di Lourdes, continua a riattualizzare la sua fervida testimonianza di Pastore (era Vescovo) al servizio della chiesa e a non far disperdere una tradizione devozionale che a Lucera ha radici molto lontane e radicata nell’animo della popolo religioso. Parallelamente al culto di San Biagio si muove la devozione per la sue reliquia ( un pezzo di lingua), a cui si attribuisce un effetto taumaturgico. Non è provato, ma la voce popolare lucerina parla di guarigioni miracolose avutesi a seguito del contatto con questa reliquia, che ha avuto diversi approdi e per ultimo quello della Curia Vescovile, dove è stata custodita a lungo. Solo alcuni anni fa è stata possibile farla rientrare nella disponibilità della Confraternita, quasi a concludere il suo girovagare nella casa naturale. Dunque, una chiesa pienamente recuperata nella struttura, ma soprattutto fatta diventare veicolo importante per tenere viva la devozione per la Vergine di Lourdes.

Antonio Di Muro

 

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Luceranet.it, un nuovo sito ed un nuovo quotidiano per la città di Lucera, ma il cui sguardo andrà anche al di là della Capitanata.

Luceranet.it, un nuovo sito ed un nuovo quotidiano per la città di Lucera, ma il cui sguardo andrà anche al di là della Capitanata. Cronaca Politica Sport e Curiosità, questi sono alcuni degli ingredienti della nuova testata giornalistica. Qualcuno potrebbe obbiettare che per una realtà come Lucera, i quotidiani on line siano troppi. Mi permetto di non essere d'accordo, in quanto più voci raccontano la realtà, più possono essere divulgati i pareri e le opinioni della gente, dopotutto la democrazia è sopratutto questo. La nostra testata, infatti, è libera e dà libero accesso a chiunque voglia collaborare ed esprimere il proprio pensiero, sottolineo che comunque il rapporto è libero e gratuito. Ringrazio sin da ora chiunque potrà dare la sua la fattiva collaborazione. Dopo essere stato uno degli editori, di Sunday Radio ed una delle sue voci più famose per tantissimi anni, mi appresto ora ad affrontare una nuova avventura, questa volta nel web e spero che questa sia foriera di successi e nuove soddisfazioni. Le premesse e l'entusiasmo ci sono, a voi lettori il giudizio finale.

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