Giovannino Guareschi (Fontanelle di Roccabianca, 1º maggio 1908 – Cervia, 22 luglio 1968) è stato scrittore, giornalista, umorista e caricaturista. La sua opera letteraria più nota, soprattutto per la saga cinematografica, è don Camillo, il "robusto" parroco ( interpretato da Fernandel )che ha come antagonista l'agguerrito sindaco Peppone (interpretato da Gino Cervi) le cui vicende si svolgono in un paesino immaginario Ponteratto della bassa padana emiliana. I film tratti dall'opera di Guareschi sono stati invece girati a Brescello e Boretto. Durante la sua vita fu personaggio molto amato dai lettori e snobbato dai critici e dalle storie della letteratura. Nel 1968 morì di attacco cardiaco, nella sua piccola residenza estiva a Cervia. I funerali di Guareschi, svoltisi con la bara avvolta dalla bandiera monarchica con lo stemma di Casa Savoia, furono disertati da tutte le autorità ufficiali del mondo politico e intellettuale. Il 21 luglio 2018 L’amministrazione postale nell’ambito dell’emissione di un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica “il Patrimonio artistico e culturale italiano” ha voluto commemorare Giovannino Guareschi, nel cinquantenario della scomparsa. Tiratura un milione di esemplari, stampato presso l’ Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato spa di Roma in rotocalcografia su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente. Dentellatura da 11 effettuata con fustellatura. La vignetta raffigura un ritratto di Giovannino Guareschi, affiancato dalla sua firma autografa in evidenza su una pagina originale, dattiloscritta dallo stesso scrittore, di un racconto inedito, con protagonisti i famosi personaggi di Don Camillo e Peppone, tratto dall’archivio Guareschi di Roncole Verdi. Completano il francobollo la leggenda “ GIOVANNINO GUARESCHI”, le date “1908 1968”, la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B 50 g” valore di emissione €.2,60. Bozzettista: Silvia Isola. I racconti di don Camillo e Peppone esordirono sulla rivista il «Candido» il 28 dicembre 1946. Nella bassa padana emiliana, sono ambientati i serrati confronti politici di Peppone e don Camillo, che spesso sfociano in aperta e ironica condivisione nella comune difesa della giustizia. Guareschi è una continua riscoperta e una conferma: è uno dei più grandi umoristi del nostro Novecento, capace di fare genialmente tesoro della lezione di Pirandello e di quella tradizione comico-umoristica di Collodi .
Giuseppe AUFIERO