La moneta ossidionale o di emergenza ( dal latino obsidium, assedio)veniva battuta durante gli assedi delle città.L’utilizzo più frequente era quello di poter pagare le truppe dei soldati. La caratteristica più rilevante di queste monete è l'irregolarità sia della forma ma anche del valore, spesso non in linea con lo standard monetario usato in genere nell'area, né corrispondente al contenuto in metallo. Esse venivano coniate sia dagli assediati che, più raramente, dagli assedianti. Spesso a causa della carenza del metallo da coniazione, furono prodotte anche con materiali non metallici (cuoio o carta). Dopo gli eventi bellici per il loro valore venivano prontamente ritirate. Pur esistendo prove circa una monetazione ossidionale durante il periodo romano ,le coniazioni di monete ossidionali si hanno sin dal XVI secolo. Le più antiche monete ossidionali che si conoscano, furono battute in occasione degli assedi di Pavia e di Cremona sotto Francesco I. Le città che coniarono monete ossidionali furono: Mantova,Malta, Roma,Zara,Cattaro,Palmanova .Sopra tutte, a Mantova(in mano austriaca), assediata dai francesi nel 1796/97, si coniarono monete da 20 soldi d'argento con lo stemma dei Gonzaga al dritto e due pissidi al rovescio. Nel 1799 ,la città che era in mano francese; coniò monete da 10 e 5 soldi in mistura e da un "SOLDO DI MILAN" di bronzo. Negli Stati Pontifici nel periodo 1798-1799 furono coniate moltissime monete con un elevato numero di varianti. Le zecche attive furono Roma, Ancona, Bologna, Ascoli, Camerino, Fermo, Foligno, Gubbio, Macerata, Pergola, Perugia e Spoleto per le forze rivoluzionarie. Monete furono coniate dagli austriaci a Ronciglione e dai napoletani a Roma. Palmanova fu assediata nel 1814 dalle truppe austriache. I francesi coniarono due monete, da 25 e 50 centesimi(vedi foto). Cattaro invece subì l'assedio inglese nel 1813; in questa città i francesi coniarono monete da 10, 5 ed 1 franco d'argento. Nell'assedio di Anversa, nel 1814 (vedi foto), dove le truppe napoleoniche difendevano la città, i cantieri navali e l'arsenale della marina, per rispondere alla penuria di numerario furono invece emessi pezzi ossidionali con molti varianti diverse. Furono battuti nove diversi tipi di monete da 5 centime con il monogramma N di Napoleone. Le monete furono in generale battute in bronzo o rame rosso ma ne esistono esemplari più rari in ottone, piombo ed argento.
Giuseppe AUFIERO
