La pesante sconfitta di Corato è costata la panchina a Michele De Paolis che ha rassegnato le dimissioni da allenatore della Nuova Lucera Calcio. Le stesse sono state presentate nel pomeriggio di ilunedi ed accettate dalla società. Nella sua gestione purtroppo l' ex allenatore svevo ha raccolto davvero pochissimo, avendo a disposizione comunque una nidiata di giovanissimi che fino a questo momento non hanno conseguito i risultati che erano nelle aspettative del club svevo. Sulla panchina del Lucera è stato ora chiamato una delle bandiere del calcio lucerino, Carlo De Masi. L' ex giocatore biancoceleste è reduce da una esaltante stagione sulla panchina dell'Ascoli Satriano promosso in Eccellenza ed al cui timone ora è un altro lucerino doc Gerardo Maiellaro. Il compito che aspetta De Masi, che già da qualche domenica ha 'visonato' dalla tribuna la squadra, non è tra i più semplici vista la precaria situazione di classifica e l'organico decisamente da rinforzare. Domenica esordio casalingo del tecnico svevo al comunale con il Canosa. La gara con i baresi, che occupano le posizioni centrali della graduatoria, può essere un buon banco di prova per saggiare le reali possibilità di recupero dei biancocelesti.
D.D.S.
UN DILUVIO DI GOL SULLA TESTA DEL LUCERA
Il commento
Fra poco ci vorrà il pallottoliere per contare i gol subiti dal Lucera Calcio! La pesante sconfitta contro il Corato (6 a 0) ha messo definitivamente e clamorosamente a nudo i limiti della squadra, che in campo praticamente non esiste, anche quando deve confrontarsi con rivali non proprio eccezionali. Il Lucera inanella brutte figure a ripetizione, come dire portarsi sul groppone bruttissime figura tecniche, oltre che di immagine. Il fatto di aver cambiato allenatore può essere un altro buco nell’acqua, perché se non ci sono i soldati non è possibile fare la guerra. Carlo De Masi è certamente un ottimo elemento, ma se non ha a disposizione quegli elementi capaci di essere all’altezza della categoria può fare ben poco per raddrizzare la pesante situazione. Notiamo che ora siamo i più dolci nel commentare la situazione del Lucera, finendo addirittura a rimorchio di quanti (quasi tutti) ci definivano ossessivamente e dissennatamente gufi nel momento in cui sostenevano che con questi chiari di luna era meglio starsene a casa in attesa di tempi migliori. I fatti, purtroppo, ci stanno dato ragione.
Dobbiamo ritenere che De Masi, il quale ha tutta la nostra simpatia e il nostro incoraggiamento, non abbia deciso di buttarsi alla cieca in questa avventura, dalla quale ha tutto da perdere, dopo tutto ciò che di positivo ha fatto allenando l’Ascoli. Speriamo che la sua adesione non sia solo frutto di un momento di entusiasmo legato al fatto di aver indossato la maglia bianco celeste e di conservare nel cuore tutto un passato prestigioso legato alle sorti della compagine lucerina. Deve servire anche l’esperienza Maiellaro, il quale, una volta constatato che a Lucera non poteva più raschiare il barile, ha preferito cambiare aria. Tutto il discorso verte sulla necessità di avere rinforzi adeguati per la risalita verso la salvezza. Se non c’è questa possibilità è meglio smobilitare ed evitare figuracce che, nonostante tutto, la città non merita. Ci rendiamo conto che occorre coraggio, ma non c’é altro da fare che prendere coscienza di una situazione che, altrimenti, potrebbe portare ad altre figuracce non più compatibili, anche per la difesa del decoro personale dei soggetti coinvolti in questa avventura.
a.d.m.


