I RISULTATI DELLA 15^ GIORNATA E LA CLASSIFICA
Atletico Corato-R.Rutiglianese 1-1
Canosa-Celle San Vito 3-3
Carapelle-Real Modugno 3-3
Cellamare-Giovinazzo 0-1
Gargano Calcio-Fortis Murgia 1-1
Nuova Lucera Calcio-U.C.Bisceglie 0-1
Real Bat-Nuova Andria 2-0
Sporting Altamura-Monte Sant'Angelo 0-0
Virtus Bitritto-Bitonto 0-2
Bitonto 40
Sporting Altamura 33
Cellamare 30
Monte Sant'Angelo 29
Real Modugno 27
Atletico Corato 26
Canosa 23
Unione Calcio Bisceglie 20
Real Bat 20
Fortis Murgia 19
Carapelle 18
Giovinazzo 16
Rinascita Rutiglianese 16
Gargano Calcio 15
Celle San Vito 15
Virtus Bitritto 12
Nuova Andria 4
Nuova Lucera Calcio 2
Il commento
LUCERA CALCIO: NON SI VINCE CAMBIANDO ALLENATORE
Non si vince cambiando allenatore. Se così fosse, la storia del calcio sarebbe molto diversa. La verità è che in campo scendono i giocatori, i quali sono i soli a poter decretare le sorti della propria squadra. Certo, la bravura dell’allenatore è importante, ma non essenziale, decisiva. Un concerto bandistico può avere un maestro direttore di gran classe, ma se non ha buoni musicanti a disposizione è costretto a calare la classica saracinesca. I dirigenti del Lucera si erano illusi prima e continuano ad illudersi. Prima hanno pensato di galleggiare almeno con una rosa tecnicamente inadeguata e successivamente hanno preteso dalla stessa rosa rendimenti impossibili solo cambiando direzione tecnica. Ora i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Suscita qualche perplessità come gente dell’esperienza di Carlo De Masi e Teodoro Torre abbiano accettato di dirigere una squadra ridotta allo stremo e senza alcuna prospettiva di riprendere in mano la situazione in assenza di indispensabili nuovi apporti. Entrambi hanno alle spalle una buona reputazione, sia come giocatori che come allenatori, per cui questo loro buttarsi nella mischia senza garanzie rischia di far perdere loro la faccia. Direte, affari loro e della società! E va bene. Però, non possono passare inosservate le figuracce cui va incontro il Lucera in questo campionato. Figuracce che potevano essere scansate, solo se la dirigenza avesse preso in tempo coscienza che senza soldati non si va alla guerra e senza quattrini si va incontro alla fame.
Ricordiamo a tutti che la piazza di Lucera era considerata la serie A nel campionato di categoria, per dire che la nostra organizzazione societaria era diventata un modello con la gestione Franco Apollo. Venivano a Lucera osservatori da tutte le latitudini della regione ed anche i nostri si spostavano sulle altre piazze per osservare tutto ciò che accadeva in casa delle consorelle. Da qui siamo sprofondati nella commiserazione, all’insegna del: ” Povero Lucera come è ridotto”! Ogni tanto bisognerebbe fare queste considerazioni, perché le sorti della squadra appartengono anche al buon nome della città. Se una cosa non si può fare dignitosamente tanto vale mollare tutto in attesa di tempi migliori. Non sappiano quali valutazioni abbia fatto Torre prima di accettare l’incarico di dirigere la squadra. Ci auguriamo che il nostro pessimismo trovi smentita in una ripresa spettacolare, che allo stato è sola da sognare.
a.d.m.


