Tutto esaurito ad ogni manifestazione, abbonamenti andati a ruba in poche ore, code alle biglietterie: non si è trattato dei concerti di grandi rock-star, ma degli spettacoli di Musica Civica, la stagione di musica colta e di conversazioni d’autore scelta e seguita con grande partecipazione dal pubblico di Capitanata.
Non si è trattato neanche di spettacoli organizzati a Roma o a Milano, ma a Foggia e a Lucera, due città piccole, “di provincia” si direbbe, ma con una programmazione all’altezza dei grandi cartelloni concertistici.
Ieri è terminata così, con un trionfo, questa terza edizione di Musica Civica, la stagione della Provincia di Foggia e del Comune di Lucera che per otto domeniche al Teatro del Fuoco di Foggia e per sette al Garibaldi di Lucera ha ospitato il ricco cartellone di eventi realizzato grazie alla volontà politica del presidente Antonio Pepe e del vicepresidente e assessore alle Politiche Culturali Billa Consiglio, oltreché del sindaco di Lucera Pasquale Dotoli e dell’assessore alla Cultura Costanza Di Sieno. La volontà politica è stata determinante nella scelta del prestigioso calendario e l’indirizzo culturale impresso alla stagione è stato il frutto di una scelta ragionata che ha tenuto conto della qualità, dell’apprezzamento del pubblico, della direzione artistica e dell’impatto sul territorio, già consolidato nelle scorse edizioni.
La kermesse di intellettuali e artisti messi in campo da Gianna Fratta, che dirige la stagione fin dalla sua nascita, ha visto personalità provenienti da tutto il mondo con nomi, tra gli altri, come Uto Ughi – che proprio ieri ha incantato la platea della gremita Aula Magna dell’Università con un programma di grande virtuosismo e forte impatto, un excursus nel repertorio violinistico da Tartini a Brahms, da Tchaikovski a Saint-Saens –, Corrado Augias, Federico Rampini, Quirino Principe, Miseon Oh, Aurèlie Bernard, Dejan Savic, Awa Ly, Giampiero Mancini, unitamente ad intellettuali della nostra terra come Giuliano Volpe, Giovanni Normanno, Giandomenico Amendola, coinvolgendo oltre centocinquanta tra ballerini, cantanti, solisti, gruppi musicali, attori, registi, relatori, direttori d’orchestra.
Dal 18 dicembre al 25 marzo la stagione si è confermata una prestigiosa iniziativa, un appuntamento irrinunciabile per la modernità della proposta spettacolare che unisce le arti, la riflessione, la musica, la conversazione in modo innovativo e accattivante con una eterogeneità di spettacoli che ha spaziato dalla lirica alla sinfonica, dalla musica da camera a quella solistica, dalle conversazioni su temi di attualità alla commistione di arti secondo una formula innovativa largamente apprezzata e scientemente scelta dal pubblico di Capitanata.
Il plauso alla direzione artistica, affidata a Gianna Fratta, per l’organizzazione impeccabile degli eventi e l’aver saputo stimolare una grande partecipazione di pubblico. “Musica Civica – sottolinea Fratta - è stata la prova che le iniziative di qualità rispondono a un preciso bisogno della gente di Capitanata, che sa apprezzarle e riconoscerle. Abbiamo dimostrato che l’organizzazione precisa, l’ottima attività di comunicazione, la qualità degli artisti e dei relatori, l’ideazione intelligente degli spettacoli possono riempire i teatri, che il pubblico è disposto a pagare pur di fruire di iniziative culturali di pregio. Il pubblico c’è, anche per la musica colta e anche per la riflessione impegnata, c’è anche al Sud d’Italia, c’è a dispetto delle tante realtà che si lamentano della sua assenza. Un doveroso ringraziamento ai referenti politici – in primis il Presidente Pepe e Billa Consiglio – che hanno saputo dare con coraggio lo spazio opportuno ad un’iniziativa che non è mia, e non è neanche loro, ma è di tutti. Grazie al pubblico che si è saputo appropriare di Musica Civica con calore ed entusiasmo, che l’ha scelta, l’ha fatta crescere e l’ha fatta propria. Noi, organizzatori e politici, abbiamo solo reso un doveroso servizio. Alla prossima edizione!”.