Montano le proteste per le frequenti interruzioni idriche. Ormai, è diventata quasi ciclica la mancanza di acqua nei rubinetti delle abitazioni lucerine, fenomeno che determina particolari disagi soprattutto nel centro storico, dove insistono case sprovviste di autoclave. Disagi che aumentano per il fatto che le interruzioni mai trovano una adeguata informazione, per cui le massaie si trovano a sorpresa senza rifornimenti, perché impossibilitate a dotarsi di un minimo di riserva. Da Palazzo di Città informano che puntualmente viene fatto presente che non si può consentire di far restare la popolazione senz’acqua per lunghi periodi, per di più senza una prospettiva di normalizzare la situazione nel breve. Da parte dell’Acquedotto Pugliese giungono puntualmente le assicurazioni di rito, ma nella sostanza poco cambia. La giustificazione ricorrente è quella delle tubazioni molto vecchie, motivo per il quale le rotture potrebbero essere eliminate o diradate solo con la sostituzione di almeno quei tratti più a rischio. Ovviamente, quando c’è una interruzione viene sospesa la erogazione generale, perché l’unico impianto di sollevamento che porta nell’acqua nelle parti alte della città si ferma e di conseguenza si abbassa la pressione, non consentendo al prezioso liquido di “salire”nelle abitazioni.
Per questa ragione si suggerisce la messa in opera di un secondo impianto di sollevamento, che potrebbe aiutare quello esistente a funzionare meglio ed azionare nell’emergenza il secondo in dotazione. La proposta è stata fatta già in occasione della rottura della tubazione principale a “Ripatetta”, rottura che lasciò la città senz’acqua per almeno dieci giorni. Non v’è dubbio che c’è anche un problema di spesa, che, però, troverebbe compensazione con i risparmi che si potrebbero realizzare eliminando i continui interventi per costose riparazioni. Ovviamente, non sono soltanto le massaie a lamentarsi, perché ne escono danneggiati anche gli esercizi pubblici e, in particolar modo, quelli addetti alla panificazione e prodotti del comparto. Il Sindaco Pasquale Dotoli è intervenuto nuovamente presso l’Acquedotto Pugliese, perché comunque si possa trovare una soluzione che nella prospettiva si possa normalizzare la situazione.