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LUCERA, LA 'CONSERVATORIA': DA MORIBONDA A RIANIMATA

 

Non è stata data sufficiente rilevanza alla notizia che la Conservatoria dei Registri Immobiliari (ora  Agenzia del Territorio, di fronte alla Casa di Riposo) ha occupato la nuova e attrezzata sede di Via Scarano, n.145, nella cosiddetta zona “167”.  Lo diciamo perché in un periodo caratterizzato dalla rincorsa a chi sopprime prima e di più, la nuova collocazione di questi uffici rappresenta per il momento mantenimento della struttura all’interno della geografia finanziaria dello Stato.  Ricordiamo che qualche anno fa la “Conservatoria” doveva essere chiusa, anche per la difficoltà a reperire nuovi locali e per la condizione di assoluta precarietà, anche  igienica, in cui erano costretti a lavorare i dipendenti ( ex deposito di sanitari adattato alla meglio!. Ci fu un fitto carteggio tra l’allora direttore dottor Nicola Spallone e i suoi referenti regionali e nazionali al fine di trovare una soluzione che  allontanasse il ventilato proposito della sua morte, magari giustificata proprio dalla impossibilità strumentale di trovare una nuova sede. Nel frattempo, gli uffici si erano arricchiti degli sportelli per il rilascio delle certificazioni catastali, una grosso risultato questo soprattutto per le utenze dei vicini Comuni dei Monti Dauni, che erano costretti prima a rivolgersi al capoluogo.  Una fitta corrispondenza che ha portato al tavolo delle decisioni la Direttrice Centrale dottoressa Gabriella Alemanno (sorella del Sindaco di Roma Gianni), che si è subito attivata, su pressante interessamento del dottor Spallone, affinché venissero disposti gli atti necessari per prendere in fitto i locali di via Scarano.

Il dottor Spallone tiene a sottolineare  che l’intervento della dottoressa Alemanno rappresenta un fatto assolutamente straordinario, non solo per la velocità delle decisioni, ma soprattutto per l’attenzione posta dinanzi alla precarietà della situazione. Va ricordato tutto questo per addolcire le nostre pene dinanzi allo squallido spettacolo di chi vuole fare scempio del patrimonio lucerino e di una burocrazia  che pensa solo a ritoccare i conti con operazioni assolutamente suicide e fuori da ogni logica.  L’Ufficio del Territorio o Conservatoria dei Registri Immobiliari, se volete, è una gamba importante dell’attività  finanziaria, ora complessivamente sotto attacco.  Difatti, l’Agenzia delle Entrate è stata già ritenuta sopprimibile, mentre l’Equitalia è già chiusa con un ingiustificato atto di imperio, a seguito di una classica azione definibile barbarica. Con queste prospettive, anche la “Conservatoria” non è esclusa dal rischio chiusura, anche se per il momento non è sotto attacco. E’ evidente che se ci fosse la chiusura dell’Agenzia delle Entrate, si potrebbe avere un effetto trascinamento e, quindi, anche la “Conservatoria” avrebbe poche  possibilità di scamparla. 

La  logica dice che aver preso in fitto nuovi locali dovrebbe propendere per il mantenimento della struttura. Dice la logica e soprattutto il buon senso. Ma, bisogna andarci con i piedi di piombo, perché i precedenti smentiscono tale  conclusione. Ancora una volta ricordiamo che il treno fu soppresso (1967) mentre si stavano effettuando i lavori di ristrutturazione della stazione! Per intanto, va ancora una volta sottolineata la caparbietà  con cui la “Conservatoria” è stata difesa, anche dagli attacchi  di quanti dall’interno tramavano a livello  regionale. E in questa azione va doverosamente inserito il dottor Nicola Spallone, che non si è arreso pure dinanzi all’apparente indifendibile. 

a.d.m. 

 

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Luceranet.it, un nuovo sito ed un nuovo quotidiano per la città di Lucera, ma il cui sguardo andrà anche al di là della Capitanata. Cronaca Politica Sport e Curiosità, questi sono alcuni degli ingredienti della nuova testata giornalistica. Qualcuno potrebbe obbiettare che per una realtà come Lucera, i quotidiani on line siano troppi. Mi permetto di non essere d'accordo, in quanto più voci raccontano la realtà, più possono essere divulgati i pareri e le opinioni della gente, dopotutto la democrazia è sopratutto questo. La nostra testata, infatti, è libera e dà libero accesso a chiunque voglia collaborare ed esprimere il proprio pensiero, sottolineo che comunque il rapporto è libero e gratuito. Ringrazio sin da ora chiunque potrà dare la sua la fattiva collaborazione. Dopo essere stato uno degli editori, di Sunday Radio ed una delle sue voci più famose per tantissimi anni, mi appresto ora ad affrontare una nuova avventura, questa volta nel web e spero che questa sia foriera di successi e nuove soddisfazioni. Le premesse e l'entusiasmo ci sono, a voi lettori il giudizio finale.

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