Dunque, il treno torna in città. Sembra ormai certo che le motrici del nuovo treno svizzero percorreranno l’ostico tratto in salita del viale della ferrovia per fermare la loro corsa all’altezza degli uffici dell’agenzia abilitata alla bigliettazione, gestita con competenza e cortesia da Cinzia De Troia. Come 45 anni fa! Il progetto sembra non incontrare difficoltà, anche perché porta la firma delle Ferrovie del Gargano, che hanno sinora dimostrato di saper fare le cose seriamente, come è confermato anche dall’incarico loro assegnato per realizzare il tronco Foggia - Manfredonia, sulla falsariga del tracciato lucerino. Le notizie in nostro possesso ci fanno ritenere che già in vista della prossima estate sarà possibile entrare nella fase esecutiva. Il progetto è in sostanza la fotocopia di quanto già accadeva con le vecchie e sbuffanti littorine. Il convoglio farà una sosta alla stazione centrale di via Montello ( una volta si chiamava Lucera-campagna) e successivamente si arrampicherà sulla salita che conduce a piazza del Popolo. Ovviamente, sarà rimessa l’armatura, con la rettifica della curva che consentirà al convoglio di girare verso il rettilineo in ascesa. Quando fu progettato l’immissione dei nuovi treni sulla tratta fummo tra i pochi ad eccepire la anomalia del provvedimento che eliminava dal collegamento per Foggia il tratto in salita. Né si poteva pensare ad un fatto tecnico, posto che la curva giù alla discesa non presenta difficoltà tali da impedire il passaggio del convoglio. Il fatto che si è pensato di ampliare il progetto con la salita del treno significa che le nostre argomentazioni non erano campate in aria.
Il completamento del progetto e il ritorno del collegamento ferroviario nella sua interezza sana una ferita che rimaneva aperta da 45 anni, perché la soppressione della tratta fu davvero uno scippo che si volle perpetrare a danno della città. Fu una soppressione capestro, che mortificò la sola Lucera. Il ritorno del treno acquista anche un altro valore, posto che si ristabilisce un collegamento vero tra il centro storico e la periferia, le due realtà locali che presentavano un gap evidente, che si ripercuoteva soprattutto a danno della parte antica. Oltre, beninteso, a favorire quelli che abitano nella parte vecchia della città, che hanno il problema di portarsi alla stazione principale spesso senza il possesso di mezzi propri. Si, d’accordo, ci sono le circolari, che, comunque costituiscono un problema in più, oltre ad essere psicologicamente una dipendenza quasi mai gradita. Ovviamente, con la salita del treno a porta Troia, i tempi di percorrenza di allungheranno di qualche minuto, anche in considerazione della nuova sosta a “Vaccarella”, così come avveniva un tempo. Pazienza! Crediamo che qualche minuto in più trovi piena giustificazione con il fatto di avere un viaggio più comodo. Non resta che attendere i tempi di realizzazione, sperando che seguano la tabella di marcia veloce che si annuncia ora.
a.d.m.