Chiudi

I RICOVERI SONO INUTILI. MA CHI LI DISPONE?

 

Nei dibattiti che in questi giorni animano le prese di posizione circa la difesa dei nostri ospedali prevale l’affermazione secondo cui tanti dei ricoveri sono inutili e ciò aggraverebbe la situazione finanziaria della sanità pugliese. Questo giustificherebbe la decisione di tagliare alla fonte le ragioni di spreco. Sembrerebbe un ragionamento lineare, quasi logico. C’è un però da considerare. Lo  sprovveduto, il cosiddetto uomo della strada si chiede: ma chi dispone tali ricoveri? Non sono forse le stesse strutture interne delle ASL, che, poi, lamentano  gli eccessi immotivati dei costi?  La proposta dei ricoveri proviene essenzialmente da due fonti: dal medico di base e dalla “Guardia Medica”(braccio di avanguardia dell’ospedale stesso), quest’ultima  nei giorni in cui i primi chiudono gli ambulatori.  E una volta chiesto il ricovero, chi lo avalla e lo dispone? Il Pronto Soccorso, che è il passaggio obbligato attraverso cui si va in corsia.  Premesso che i medici di famiglia hanno ridotto praticamente il loro ruolo a prescrivere ricette sulla indicazione degli specialisti privati e che ai posti di “Guardia Medica” non vi sono le condizioni obiettive per valutare un ricovero (basta visitare i loro locali per  crederci!), non sarebbe il caso di rimodellare questa organizzazione prima di procedere ai tagli degli ospedali, quasi che questi siano, a prescindere, le cause dei dissesti di ordine finanziario? 

Ma prima delle soppressione degli ospedali, sono stati rivisitati quei reparti che non assicurerebbero il minimo garantito in termini di ricoveri. Molto ha fatto discutere la soppressione di molti cosiddetti punti nidi, cioè dei reparti di ginecologia e ostetricia, insomma, dove si nasce. Alcuni reparti registrano meno di cinquecento nascite, benché i nuovi nati effettivi in quel territorio siano largamente superiori.  Come mai? E’ presto detto. Gli specialisti degli altri ospedali, che svolgono anche la loro attività attraverso studi privati nei vari Comuni, logicamente tendono a dirottare le nascite nei propri ospedali, che magari sono sovraffollati. E ciò per evidente motivo di fidelizzazione dell’attività privata con quella pubblica. Perché deve accadere tutto questo, se nella propria città ci sono fior di reparti e professionisti? Bisognerebbe far sì che i ricoveri, indipendentemente da chi la gestante si fa seguire privatamente, vengano affidati agli ospedali della propria residenza o del proprio ambito territoriale, in modo tale da contenere i costi per tutti (anche per i pazienti) e, nello stesso tempo, evitare di sovraccaricare quelli per i quali gli specialisti di un certo ospedale tirano e tifano di più.  Queste anomalie sono sotto gli occhi di tutti, eppure nessuno si preoccupa? Come mai?

Antonio Di Muro

 

admin

Redazione

Luceranet.it, un nuovo sito ed un nuovo quotidiano per la città di Lucera, ma il cui sguardo andrà anche al di là della Capitanata.

Luceranet.it, un nuovo sito ed un nuovo quotidiano per la città di Lucera, ma il cui sguardo andrà anche al di là della Capitanata. Cronaca Politica Sport e Curiosità, questi sono alcuni degli ingredienti della nuova testata giornalistica. Qualcuno potrebbe obbiettare che per una realtà come Lucera, i quotidiani on line siano troppi. Mi permetto di non essere d'accordo, in quanto più voci raccontano la realtà, più possono essere divulgati i pareri e le opinioni della gente, dopotutto la democrazia è sopratutto questo. La nostra testata, infatti, è libera e dà libero accesso a chiunque voglia collaborare ed esprimere il proprio pensiero, sottolineo che comunque il rapporto è libero e gratuito. Ringrazio sin da ora chiunque potrà dare la sua la fattiva collaborazione. Dopo essere stato uno degli editori, di Sunday Radio ed una delle sue voci più famose per tantissimi anni, mi appresto ora ad affrontare una nuova avventura, questa volta nel web e spero che questa sia foriera di successi e nuove soddisfazioni. Le premesse e l'entusiasmo ci sono, a voi lettori il giudizio finale.

Lucera / Foggia / Italy

redazione@luceranet.it

Social Counter