Con editto del Vescovo della Diocesi di Lucera-Troia, Mons. Domenico Cornacchia, è stata formalmente introdotta la causa di santificazione per il Beato croato Agostino Casotti, che fu Vescovo di Lucera e di Zagabria (1260-1323), dopo il parere favorevole espresso, come per prassi, dal Consiglio Presbiterale. Dovendosi raccogliere, a norma delle disposizioni legali, tutti gli scritti a lui attribuiti, si ordina con l’editto in questione di rimettere alla Curia Vescovile qualsiasi scritto o documento che interessi il Beato, qualora non sia già stato consegnato alla Postulazione della Causa. Inoltre, si invitano i fedeli a far pervenire tutte quelle notizie dalle quali si possano ricavare in qualche modo elementi favorevoli o contrari alla fama di santità del Beato. In ordine alla introduzione della causa di canonizzazione, l’editto rimarrà affisso per tre mesi all’albo della Curia Vescovile di Lucera-Troia e di tutte le chiese della Diocesi medesima, nonché all’albo della Curia dell’Arcidiocesi di Zagabria. L’editto è stato pubblicato sul bollettino della Diocesi Lucera-Troia “Vita comune”, sul sito ufficiale, sul mensile diocesano “Il Sentiero” e sulla rivista diocesana dell’Arcidiocesi di Zagabria e sul periodico della medesima Arcidiocesi.
Mons.Cornacchia, presentando l’editto, afferma, tra l’altro, che il Beato Agostino Casotti (in croato Kazotic), deceduto in concetto di santità a Lucera il 3 agosto del 1323, “ fu sempre amoroso e sollecito nei confronti dei suoi fratelli, tanto che la sua vita modesta e frugale fu di esempio per i sacerdoti e i fedeli. Nei mesi che precedettero la sua morte subì una feroce aggressione, riportando la lesione dell’osso frontale. La fama di santità non subì interruzioni nel corso dei secoli. Fu proclamato Beato il 4 aprile del 1702 da Papa Clemente XI.” Il Vescovo Casotti è ricordato anche per l’opposizione che fece al dilagare dell’islamismo, facendo riscoprire e rifiorire quei valori del cattolicesimo che venivano ignorati e calpestati dal mondo arabo del tempo. La procedura canonica prevede che il Beato debba compiere un miracolo per poter aspirare di entrare tra i canonizzati. Per ottenere il miracolo i fedeli, ovviamente, devono chiedere la sua intercessione ed è per questo che le procedure mirano ad ampliare al massimo la conoscenza dello stato di santità. Anche civilmente il Beato Casotti è stato sempre un punto di riferimento, al punto che tra la Diocesi di Zagabria e quella di Lucera-Troia è stato stretto un gemellaggio, che ha coinvolto anche le Amministrazioni Civiche dei due centri interessati. I resti del Beato si trovano custoditi nella Basilica Cattedrale, nella cappella del “Sacro Cuore”. Recentemente è stato pubblicata una biografia di Massimiliano Monaco del Centro Ricerche di Storia Religiosa di Puglia, biografia che è stata tradotta anche in croato per consentire ai fedeli di quella sponda di conoscere in maniera più approfondita e reale la grande testimonianza di questo Pastore, che, benché siano trascorsi oltre sette secoli dalla morte, continua ad essere venerato con molto fervore devozionale nelle due Diocesi di appartenenza.