Si ripetono le proteste degli automobilisti per quel ponte lasciato incompiuto, pericolosamente a mezz’aria, a scavalco sulla statale “17”per Foggia da un lato e verso Campobasso/Roma dall’altro. Si tratta di un ponte che sarebbe dovuto servire per incanalare in modo più razionale e, soprattutto, sicuro il traffico veicolare proveniente da Campobasso, dai vicini centri subappenninici verso Foggia e viceversa. Il ponte è praticamente monco nella parte finale verso Lucera, per cui costituisce un pericolo serio per quanti inavvertitamente dovessero decidere di avventurarsi su tratto stradale su di esso sovrastante. Così il traffico va ad intersecare pericolosamente quello principale della Foggia, Lucera, Campobasso, con seri pericoli di incidenti da ambo i lati, anche tenendo conto della velocità con cui i mezzi procedono in questo punto . La deviazione era prevista all’interno del progetto di ampliamento della statale ”17” i cui tempi progettuali risalgono ad almeno 20 anni fa. Si è saputo che non è stato possibile portare a termine le opere del cavalcavia perché il realizzato è superiore ai livelli altimetrici consentiti.
Non si contano le assicurazioni giunte negli anni circa la sistemazione tempestiva di questo tratto con accorgimenti tecnici che avrebbero consentito di realizzare, comunque, le uscite programmate. Anche l’Anas sembrava avesse preso a cuore il problema, visto che nei mesi scorsi aveva comunicato ufficialmente che sarebbe stato realizzato un progetto di variante, che avrebbe consentito di disciplinare al meglio il traffico, eliminando quei pericoli che ora rendono l’uscita priva del minimo di sicurezza. Sul punto l’Anas aveva ottenuto il placet del Comune Comunale di Lucera, che aveva formalizzato il consenso attraverso un atto del Consiglio Comunale. Ovviamente, vi era anche la disponibilità dei fondi. Invece, nulla è accaduto, per cui permangono tutte quelle condizioni di insicurezza sulla strada in questione, che potrebbero portare a conseguenze gravissime in caso di incidenti. Tutti dicono che gli automobilisti hanno ragione a lamentarsi, però nella realtà non accade nulla. Un’altra incompiuta che amplia il già ricco panorama di opere rimaste senza finale. Sarebbe il caso che l’Amministrazione comunale si facesse nuovamente sentire e pretendere che i tempi progettuali non subiscano ulteriori ritardi.