La Fondazione Apulia felix, dopo 12 anni dalla sua nascita, è diventata un punto di riferimento culturale per l’intera Capitanata. Giuliano Volpe, allora Rettore dell’Università di Foggia, ne promosse la formazione insieme ad un gruppo di illuminati imprenditori della città, al fine di costituire un ente in grado di rispondere ad esigenze civiche e culturali, in grado di farsi promotore di iniziative che spaziassero dall’arte alla conversazione, dagli incontri alle presentazioni di libri, dai convegni alle attività cinematografiche, dall’acquisizione di opere d’arte alla partecipazione ad aste, per citarne alcune.
Il Comune di Foggia, grazie al sostegno dell’allora Sindaco Gianni Mongelli, ha subito riposto fiducia nella costituenda Fondazione, affidandole per 20 anni la gestione di un contenitore delicato e di pregio come il complesso di Santa Chiara, ubicato nel pieno centro storico della città.
L’impegno di Volpe e dei soci ha portato ad una vera rinascita dell’Auditorium, degli ipogei e dei tanti spazi connessi al complesso barocco, nel quale sono state organizzate decine di proiezioni, centinaia di concerti, una miriade di variegate iniziative di ogni tipologia, attingendo a fondi provenienti sia dai soci, che da fondi privati e soprattutto pubblici (progetti regionali, nazionali, contributi comunali, provinciali e regionali ecc.). Numerose sono state anche le iniziative in campo sociale.
Il primo grande merito della Fondazione fu, nel giro di pochi mesi dall’affidamento del complesso, quello di restituire alla città un auditorium utilizzabile, soprattutto sotto il profilo acustico. Attraverso interventi strutturali ed infrastrutturali, realizzati con i soli apporti economici dei soci Fondatori (Giacomo Mescia-Daunia Work srl, Gerardo Ramundo-COSPES Calcestruzzi srl, Domenico Rinaldi-Immobiliare RIPAM srl, Armando Russo-RUPEL Costruzioni srl, Marcello Salvatori-Sistemi Energertico SpA Fedele Sannella-SATEL srl, Raffaele Zammarano-COIM srl), la sala principale del complesso, inutilizzabile per il grande riverbero, diventò una venue adatta a concerti, convegni, proiezioni e iniziative di vario tipo.
Da allora la Fondazione ha partecipato a bandi e ha realizzato progetti, sempre finalizzati ad implementare la vita culturale della città di Foggia e a creare occasioni di confronto e di partecipazione attiva della cittadinanza.
Certamente tra le operazioni più significative che la Fondazione ha portato avanti va citato il progetto concluso da pochi mesi “ArpinArts”, realizzato a seguito della vittoria del bando regionale “Radici e Ali”. Attraverso l’importante contributo della Regione, superiore al milione di euro, unito al cospicuo intervento della compagine fondativa, il complesso è stato oggetto di un intervento di restauro importante, con l’acquisizione di nuovi locali, il recupero di molti spazi inutilizzati, la dotazione di strumenti tecnologici di ultima generazione, che hanno consentito all’intera struttura, non solo al già utilizzato auditorium, di diventare un vero polo culturale, in grado di ospitare anche contemporaneamente numerose iniziative: mostre nei matronei, laboratori nelle aule di nuova acquisizione, workshop e attività varie negli ipogei, concerti e iniziative più rilevanti nell’Auditorium, anche grazie all’aggiunta di nuovi posti a sedere e all’ampliamento del palcoscenico.
Giornalmente gli spazi sono attualmente utilizzati per laboratori musicali, di lettura creativa, di canto corale, tutti ad ingresso gratuito per i fruitori. Non si può non citare la seguitissima rassegna Musica felix, giunta alla sua decima edizione, le mostre allestite e in allestimento con le opere di Ubaldo Urbano e Salvatore Lovaglio, i tanti incontri e convegni e le attività di ogni tipologia che ora trovano degno spazio al centro della città.
Dodici anni di grandissimo lavoro che, grazie alla dedizione di Giuliano Volpe e dell’odierna compagine associativa composta da Paolo Telesforo, Tullio e Licia Capobianco, Antonio Salandra, Marcello Salvatori, Tito Salatto, Gerardo Ramundo, Giacomo Mescia, Gianni Di Carlo ha consegnato alla città di Foggia uno spazio attivo, propulsivo e inclusivo.
Dopo 12 anni, il Presidente Giuliano Volpe, anche a seguito del suo trasferimento a Bari, decide di lasciare la presidenza, seppur impegnandosi a restare legato alla Fondazione, e nella seduta del 14 aprile scorso l’assemblea dei soci ha eletto all’unanimità presidente la già vicepresidente Felicia Centola, personalità attiva in campo culturale e imprenditrice illuminata della Capitanata.
“Accetto questo incarico con la consapevolezza dell’impegno che ci attende tutti per consentire alla nostra Fondazione di continuare ad essere sempre più un punto di riferimento culturale per tutta la comunità cittadina e provinciale, con un focus costante sulle giovani generazioni che ne determineranno il futuro, per contribuire alla loro crescita a contatto con le arti, strumento indispensabile per accedere ad orizzonti più vasti. Con il supporto di tutti i soci, metteremo in atto una strategia culturale che, grazie al contributo di idee e proposte di tutti, ci consentirà di allargare la nostra offerta di contenuti alla comunità”, dichiara la stessa Centola.
Volpe, nel cedere il passo alla neoeletta presidente, così racconta i suoi 12 anni alla guida dell’istituzione “Costituire e seguire personalmente la Fondazione Apulia felix per oltre 12 anni è stata una delle esperienze più felici e positive della mia ventennale vita a Foggia. A molti pareva un’impresa quasi impossibile che in una realtà non facile come Foggia un gruppo di imprenditori decidesse di investire non solo proprie risorse ma anche tempo ed energie in un’iniziativa culturale e sociale, senza alcun tornaconto personale. Foggia, al contrario, ha fornito un esempio e un modello oggi apprezzati a livello regionale e nazionale. Il senso dell’operazione è racchiuso nel nome che proposi agli amici imprenditori per la nostra fondazione: Apulia, per indicare la Daunia, cioè Puglia centro-settentrionale nell’accezione del territorio die età romana tardo-antica, quando questa parte della regione era la più produttiva e ricca, felix nel senso di produttiva, feconda, portatrice di frutti. La nostra Fondazione ha seminato e continua a seminare cultura per raccogliere frutti nel tempo. Ho dovuto lasciare la presidenza non lavorando e non vivendo più a Foggia: una scelta dolorosa ma doverosa. Auguro alla dott.ssa Centola buon lavoro, sicuro che farà benissimo e confermando a lei e a tutti i carissimi amici, che ringrazio per la fiducia che mi hanno sempre manifestato, il mio sostegno nelle forme possibili anche in futuro”.