Si svolgerà il 10 e l’11 dicembre 2014, nell’Auditorium della Biblioteca Provinciale “La Magna Capitana” di Foggia, il convegno Intellettuali di Capitanata: la famiglia Bellucci, organizzato in collaborazione con il Conservatorio di Musica “Umberto Giordano” di Foggia, con il patrocinio di Regione Puglia, Provincia di Foggia, Comune di Foggia e Comune di Manfredonia, Università di Foggia e Società italiana di Musicologia.
La due-giorni, a cui prenderanno parte autorevoli studiosi, musicologi e ricercatori, sarà anche l’occasione per illustrare in dettaglio il Fondo Bellucci della Biblioteca.
“Siamo molto orgogliosi di aver organizzato questo importante appuntamento, in sinergia con altri autorevoli partner istituzionali – sottolinea il Presidente della Provincia di Foggia Francesco Miglio -. Con sempre maggiore determinazione bisogna puntare al recupero della memoria e alla condivisione del patrimonio storico, artistico e culturale della nostra terra. La famiglia Bellucci, in questa direzione, ha lasciato un’eredità importante che va tutela e tramandata”, conclude il Presidente.
Originaria di Troia, la famiglia Bellucci resta nel centro del Subappennino fino alla prima metà dell’Ottocento, per poi trasferirsi a Manfredonia, dove i vari componenti della numerosa famiglia svolgono diverse professioni, specialmente in campo artistico e notarile. Il Fondo Bellucci - acquistato in due momenti diversi, nel 1968 e nel 1970 -, consente di ricostruire interessi, corrispondenze, archivi dei vari membri, con particolare riguardo a Ignazio, che fu arciprete della cattedrale sipontina e grande cultore di lettere classiche. Intrattenne corrispondenze di alto valore culturale con esponenti di spicco del panorama locale e nazionale. Di questo carteggio se ne conserva testimonianza presso il settore Fondi Speciali della biblioteca. Ignazio fu zio e precettore di Michele Bellucci, nato a Manfredonia il 23 maggio 1849 e morto a Roma il 23 dicembre 1944. Incoraggiò il nipote a coltivare la passione per la musica, portata avanti insieme agli studi storici e archeologici sull’antica Siponto. Michele compose l’opera musicale “Carlotta Corday”, mai eseguita in pubblico, con suo profondo rammarico. Con le sue ricerche, raccolse materiale storico costituendo la sezione “Daunia Apulia” nella sua biblioteca, andata distrutta nei bombardamenti di Ariccia. Gran parte del fondo Bellucci riguarda anche le attività svolte dai figli Mario ed Ermanno. Il primo, musicologo e pubblicista, ha composto, con perizia e dedizione, una raccolta iconografica su musicisti, esecutori e teatri dell’epoca. La raccolta, di notevole impatto e bellezza, fa parte del Fondo Bellucci, che comprende anche la biblioteca dell’altro fratello, Ermanno, che conservò i cataloghi della biblioteca paterna e una ricca collezione di carattere esoterico. Altri elementi significativi del Fondo Bellucci sono conservati presso l’Archivio di Stato di Manfredonia.
Nel fitto calendario di interventi della due-giorni si cercherà di ricostruire la storia, l’impegno in campo storico e musicale e l’eredità culturale della famiglia Bellucci.
Mercoledì 10 dicembre 2014, alle ore 15.30, i lavori, presieduti dal Direttore della Biblioteca Franco Mercurio, saranno introdotti dai saluti delle autorità: il Presidente della Provincia di Foggia Francesco Miglio; il Sindaco di Foggia Franco Landella; il Sindaco di Manfredonia Angelo Riccardi; il Rettore dell’Università degli Studi di Foggia Maurizio Ricci.
La prima giornata entra nel vivo con La storiografia sulla Capitanata agli inizi del Novecento a cura di Saverio Russo; segue l’intervento di Paolo Cascavilla, che si soffermerà su Michele Bellucci: intellettuale poliedrico e solitario nella Manfredonia tra ‘800 e ‘900; Michele Ferri, invece, approfondirà il profilo bio-bibliografico di Michele Bellucci; Gabriella Berardi illustrerà il Fondo Bellucci della Biblioteca Provinciale di Foggia. Si prosegue con Sistiana Iacoviello che parlerà dei Manoscritti di Michele Bellucci nell’Archivio Storico di Manfredonia. Sulla raccolta iconografico-musicale di Mario Bellucci interverrà invece Grazia Carbonella, che si soffermerà in particolare su La Salandra: “Un dizionario figurato della vita musicale di ogni secolo e nazione”. Ci si avvia alla conclusione della prima giornata con l’intervento di Pierfranco Moliterni che relazionerà su Suggestioni di un poligrafo: la provincia felix della musica.
A presiedere la seconda giornata, giovedì 11 dicembre, con inizio alle ore 9.30, sarà Francesco Di Lernia, che darà il via ai lavori, alle ore 9.30. Michele Bellucci vs Francesco Florimo: tra corrispondenza e storiografia è il titolo della relazione di Antonio Caroccia; segue l’intervento a cura di Paologiovanni Maione e Francesca Seller che si soffermeranno su Michele Bellucci e il contesto musicale napoletano. Agli Studi sul folclore musicale e sulla canzone napoletana ai tempi di Mario Bellucci è dedicato l’intervento di Pasquale Scialò, mentre Alessio Olivieri parlerà de Le romanze da salotto di Michele Bellucci: edizioni e autografi. Al centro dell’intervento di Paolo Candido ci sarà, invece, La musica sacra e strumentale di Michele Bellucci. Ci si avvia verso la conclusione degli interventi con un approfondimento proprio sulla Carlotta Corday, l’opera composta da Michele Bellucci. Sarà Patrizia Balestra a soffermarsi sui Significati musicali della dinamica affettiva dell’opera. Alessio Di Benedetto, infine, parlerà dell’espansione tonicale nella musica di Michele Bellucci.
In chiusura dei lavori, alle ore 17.30, si terrà il concerto con musiche di Michele Bellucci, con l’introduzione a cura di Marco Maria Lacasella, direttore d’orchestra. Si esibiranno i soprani Ilaria Bellomo e Gaetana Frasca, accompagnate al pianoforte da Vincenzo Galassi.