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CHE FINE HA FATTO L’EDIFICIO DI “SANT’ANNA”?

La recente polemica che ha riguardato la nuova sede della biblioteca non è stata del tutto inutile, se, per merito dell’ex Sindaco Peppino Melillo, ha richiamato l’attenzione su altri significativi edifici inglobati nel centro storico lucerino. Tra questi sono stati citati molto opportunamente l’ex convento dei "Sacramentini" e il complesso di "Santa Caterina", che nel dopoguerra ha ospitato le scuole elementari. Si tratta di due espressioni della vecchia Lucera, che hanno trovato frequente spazio nei dibattiti della politica e del giornalismo, ma non sono mai confluite all’interno di soluzioni che contemplassero seriamente elementi per il loro recupero e ritorno alla funzionalità. Per i "Sacramentini" si era parlato di una destinazione che prevedesse di ospitare la sede dell’INPS, proposta che finì presto nel dimenticatoio, come si è visto, posto che gli uffici di quest’ente hanno occupato, poi, spazi diversi nella "167". Anche per "Santa Caterina" ci fu un momento in cui sembrava affiorasse la soluzione del problema, auspice l’allora assessore regionale all’urbanistica Roberto Paolucci, il quale, se non ricordiamo male, promise un finanziamento ad hoc per il suo recupero, che sarebbe servito per trasformare i locali in spazi culturali. All’interno di questo dibattito, non poteva mancare il riferimento all’immobile di piazza Duomo, meglio identificato che l’ex asilo "Sant’Anna", che ha ospitato per diversi anni i bimbi dell’infanzia, curati e formati dalle omonime suore. Questo edificio rappresenta davvero la vergogna della piazza più importante di Lucera, ma questo non basta a smuovere gli ostacoli che si sono frapposti al suo recupero.

La storia dice che una società privata intendeva rilevarlo per poi destinare il guscio interno a locali di utilizzo alberghiero. Non se ne fece nulla, perché sembra che la Sovrintendeva imponesse delle limitazioni progettuali giustificate dal fatto che l’edificio fiancheggia la trecentesca cattedrale ed è inserito in un contesto storico/architettonico particolare. Non si è mai capito in che cosa consistessero tali limitazioni, posto che era tassativo e scontato il fatto che non venisse "toccata" la parte esterna dell’edificio ed in primis la facciata che dà su piazza Duomo. Né si comprende come mai la questione si sia arenata, con l’aggravante che si è imposto alla società acquirente di mettere il sicurezza il fabbricato cadente e pericolante, con l’esborso di fior di quattrini. Sembra che la cosa non faccia più gola alla società acquirente, che avrebbe abbandonato la programmazione. Il sospetto è che la vicenda non sia stata seguita adeguatamente, per cui oggi ci troviamo con le pive nel sacco. Eppure si era superata la fase più importante, che era quella di trovare un compratore, cosa difficile a realizzarsi in questo momento! L’affidamento ai privati di tali progettazioni, pur con i limiti richiesti per opere di valore artistico e storico, rappresenta la sola soluzione per sperare di portare al restauro e alla fruizione edifici dei vecchi centri storici come quello lucerino, posto che gli enti pubblici lamentano miseria.

Ovviamente, bisogna dare anche la possibilità di trovare le contropartite economiche per chi vuole investire in tal senso, altrimenti non si troverà mai un pazzo disposto a buttare i propri quattrini dalla finestra. E’ sostanzialmente la soluzione proposta dall’ex Sindaco Peppino Melillo in riferimento ai "Sacramentini" e a "Santa Caterina", che sono a grave rischio caduta. C’è da augurarsi che il nuovo assessore alla cultura, Costantino Dell’Osso, ci metta un pensierino e che, prima che scada il mandato, riesca a buttare qualche idea di programma sul loro recupero. Evidentemente bisogna tener conto delle difficoltà obiettive di questo momento nel trovare le risorse, pur tuttavia da qualche parte bisogna incominciare per porre le basi per una progettazione che nel tempo possa trovare finalmente concretezza.

a.d.m.

 

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Luceranet.it, un nuovo sito ed un nuovo quotidiano per la città di Lucera, ma il cui sguardo andrà anche al di là della Capitanata. Cronaca Politica Sport e Curiosità, questi sono alcuni degli ingredienti della nuova testata giornalistica. Qualcuno potrebbe obbiettare che per una realtà come Lucera, i quotidiani on line siano troppi. Mi permetto di non essere d'accordo, in quanto più voci raccontano la realtà, più possono essere divulgati i pareri e le opinioni della gente, dopotutto la democrazia è sopratutto questo. La nostra testata, infatti, è libera e dà libero accesso a chiunque voglia collaborare ed esprimere il proprio pensiero, sottolineo che comunque il rapporto è libero e gratuito. Ringrazio sin da ora chiunque potrà dare la sua la fattiva collaborazione. Dopo essere stato uno degli editori, di Sunday Radio ed una delle sue voci più famose per tantissimi anni, mi appresto ora ad affrontare una nuova avventura, questa volta nel web e spero che questa sia foriera di successi e nuove soddisfazioni. Le premesse e l'entusiasmo ci sono, a voi lettori il giudizio finale.

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