Un giovane disoccupato di ventitreanni V.L. è stato arrestato a Troia dai Carabinieri di Foggia e dai colleghi della locale stazione in quanto sarebbe responsabile dell'incendio delle auto che dallo scorso mese di novembre sono state bruciate in serie nella cittadina del sub appennino dauno. Gli incendi notturuni delle auto in sosta, hanno destato molto allarme nell'opinione pubblica troiana, in quanto non era chiaro il fine di questi inquietanti episodi. Al giovane, che subito dopo l'arresto messo alle strette dalle prove indiziarie raccolte dagli inquirenti ha ammesso le sue responsabilità in almeno quattro episodi, i militari sono arrivati dopo aver riscontrato lo stesso modo di operare dell'attentatore ed averlo notato sempre sul luogo degli incendi. Per innescare il fuoco il presunto piromane avrebbe usato la 'diavolina', di solito usata per accendere il camino, che gli è stata trovata addosso subito dopo il fermo effettuato dopo l'ennesimo atto doloso. L'uomo era stato fermato e controllato solo tre ore prima dai carabinieri che erano impegnati in un controllo straordinario del territorio proprio per contrastare il fenomeno nella cittdina e ripreso dalle telecamere di video sorveglianza installate nella zona dove tre ore più tardi è stata bruciata l'ennesima auto. Il giovane non ha spiegato agli inquirenti il perchè delle sue azioni. Le indagini sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Lucera. I dettagli dell'operazione sono stati illustrati dal procuratore Domenico Seccia in una conferenza stampa che si è tenuta presso il tribunale lucerino.
d.d.s.