Come era stato annunciato nella conferenza stampa di dicembre, prende il via il calendario delle attività a budget zero che la Biblioteca Provinciale di Foggia “La Magna Capitana” ha programmato per l’anno in corso, pur in un quadro di incertezza sull’immediato futuro della struttura di viale Michelangelo, a seguito della legge di riordino delle Province.
Si parte con il progetto di Alternanza Scuola-Lavoro che coinvolge 22 studenti del terzo anno del Liceo Classico “Vincenzo Lanza” di Foggia, che questa mattina, martedì 12 gennaio 2016, alle ore 8.30 hanno cominciato il loro programma di apprendimento in biblioteca, per un totale di 72 ore. La prima parte la svolgeranno fino al prossimo 19 gennaio, per concludere poi con un’altra settimana a maggio.
Introdotto dalla legge 107 del 2015, il progetto di alternanza scuola-lavoro punta a creare dei collegamenti tra gli istituti scolastici e le diverse realtà lavorative del territorio, attraverso la sottoscrizione di convenzioni che non istaurano rapporti di lavoro individuale.
L’obiettivo è quello di stringere un’alleanza formativa tra le scuole e il mondo del lavoro, in modo che i ragazzi possano arricchire il bagaglio di competenze, unendo nozioni teoriche e pratica professionale.
Affiancati dai responsabili dei diversi settori della Biblioteca, gli studenti coadiuveranno il personale nello svolgimento delle mansioni di aiuto bibliotecario. In particolare i ragazzi acquisiranno le nozioni base relative all’organizzazione dei servizi della Biblioteca provinciale di Foggia; al riordino e alla ricollocazione del materiale documentario, in particolar modo del deposito del libro moderno e del libro antico; all’assistenza agli utenti e al prestito locale.
Il programma, redatto congiuntamente dalla biblioteca e dalla scuola, prevede il raggiungimento dei seguenti obiettivi formativi: la conoscenza sul campo del patrimonio documentario della Biblioteca provinciale di Foggia; la conoscenza del funzionamento di una biblioteca pubblica nei suoi aspetti di back office e di front office; la conoscenza dei sistemi di classificazione e collocazione documentaria nazionale e internazionale.
“Nelle attuali società della conoscenza - che sembrano non aver più bisogno dei bibliotecari, così come di altri professionisti nell’intermediazione delle informazioni -, sottolinea il Direttore della Biblioteca Franco Mercurio, le biblioteche hanno il dovere di segnalare alle nuovissime generazioni, native digitali, le possibilità offerte dalla ricerca documentale. È appena il caso di ricordare che le biblioteche non sono alternative alle altre fonti della conoscenza, ma si affiancano ad esse. Rispetto al ciclo di vita brevissimo delle informazioni della rete, ad esempio, i ragazzi devono entrare in contatto con modalità di ricerca più lente e meditate, imparando a verificare e validare scientificamente le notizie, nel rapporto diretto con le fonti”.