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Prezzo del grano, Inneo Copagri : 'I produttori agricoli i veri penalizzati'

“Non riusciamo a capire come si faccia a dire che i produttori di grano duro e i mugnai siano sulla stessa barca”. Ad affermarlo è il presidente provinciale della Copagri di Foggia, Luigi Inneo, secondo il quale “i produttori sono quelli maggiormente penalizzati , visto che non riescono nemmeno a recuperare le spese di produzione , quando poi il prezzo finale della pasta continua a salire . Invitiamo pertanto i nostri produttori – prosegue Inneo - a fare finalmente lobby come gli altri settori della trasformazione del grano duro. Non dobbiamo più svendere il nostro prodotto: meglio tenerlo invenduto, fare massa critica per determinare il prezzo di vendita”. 

Per la Confederazione Produttori Agricoli “falso attribuire il maggior prezzo sulle piazze di Bologna e Milano al maggior costo di trasporto perché i più grandi pastifici sono in Puglia, come la Barilla che è venuta da Parma a Foggia. Inoltre, stranamente, sembra quasi fatto a orologeria l’arrivo di una nave carica di grano duro canadese o di altre nazioni. Se la pasta la fate con il grano estero – rileva Inneo - mettete la bandierina del Paese che v’invia il grano e non dite che è pasta fatta con grano italiano. Tra l’altro spiegare il crollo del grano con il fatto che gli italiani non mangiano più la pasta come una volta è un’altra baggianata, visto che diminuisce il prezzo del grano e non della pasta. Non siamo noi i primi esportatori di pasta al mondo? E’ arrivato il momento di pretendere dal Governo che il fregio del ‘made in Italy’ deve essere dato solo – conclude il presidente Copagri – agli alimenti fatti esclusivamente con i prodotti coltivati in Italia”.

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Redazione

Luceranet.it, un nuovo sito ed un nuovo quotidiano per la città di Lucera, ma il cui sguardo andrà anche al di là della Capitanata.

Luceranet.it, un nuovo sito ed un nuovo quotidiano per la città di Lucera, ma il cui sguardo andrà anche al di là della Capitanata. Cronaca Politica Sport e Curiosità, questi sono alcuni degli ingredienti della nuova testata giornalistica. Qualcuno potrebbe obbiettare che per una realtà come Lucera, i quotidiani on line siano troppi. Mi permetto di non essere d'accordo, in quanto più voci raccontano la realtà, più possono essere divulgati i pareri e le opinioni della gente, dopotutto la democrazia è sopratutto questo. La nostra testata, infatti, è libera e dà libero accesso a chiunque voglia collaborare ed esprimere il proprio pensiero, sottolineo che comunque il rapporto è libero e gratuito. Ringrazio sin da ora chiunque potrà dare la sua la fattiva collaborazione. Dopo essere stato uno degli editori, di Sunday Radio ed una delle sue voci più famose per tantissimi anni, mi appresto ora ad affrontare una nuova avventura, questa volta nel web e spero che questa sia foriera di successi e nuove soddisfazioni. Le premesse e l'entusiasmo ci sono, a voi lettori il giudizio finale.

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