Introducendo il nuovo piano traffico sulle strade lucerine si pensava (e si sperava) che le connotazioni del traffico potessero mutare all’insegna di una maggiore disciplina e rispetto delle norme della circolazione stradale all’interno del perimetro urbano. Soprattutto i tanti sensi unici avrebbero dovuto dare un contributo alla snellezza del movimento veicolare, eliminando quegli imbottigliamenti tanto deprecati dagli automobilisti, specie nelle arterie di ridotte dimensioni in larghezza. Invece, così non è stato. Anzi, la situazione è peggiorata, perché gli spazi previsti per far defluire il traffico a senso unico vengono tranquillamente occupati dalle auto in sosta. Sulle strade a senso unico, i mezzi devono poter sostare solo a sinistra rispetto al senso di marcia, così da dare la possibilità ai mezzi in transito di occupare l’ala destra della strada e consentire al traffico di procedere con due mezzi affiancati. Così non avviene. Anzi, spesso si mettono di traverso anche mezzi pesanti, con la giustificazione di avere quasi il diritto divino ad occupare spazi impropri per lo scarico o carico di merce. La situazione più difficile è senza dubbio quella che si determina lungo Via Vittorio Veneto, che certamente è l’arteria tra le più frequentate e pericolose.
Qui si sconta anche la condizione di scarsa agibilità del tratto interessato dalle opere di messa in sicurezza degli edifici crollati, situazione che determina un pericoloso restringimento proprio laddove il traffico dovrebbe poter avere maggiore respiro, poiché sfocia in un incrocio che già di per sé determina ingorghi ingovernabili e anche rischiosi, a seguito di una massiccia e disordinata confluenza in contemporanea di mezzi e pedoni. La questione, ovviamente, non riguarda solo questa affollata area della città. E’ tutto il vecchio anello periferico che si fa carico della indisciplina degli automobilisti, i quali sostano nei posti più imprevedibili e quasi sempre occupando spazi tassativamente vietati alla sosta. Naturalmente i fruitori delle strade urbane hanno le loro responsabilità, se non altro perché si immettono nel traffico e nelle aree di sosta pensando di essere i padroni in assoluto della strada. Però, è anche vero che trovare un parcheggio è cosa difficilissima, pure perché non vi è un giusto dosaggio tra le aree a pagamento e quelle libere dal ticket, come prevede la legge. C’è anche da dire che non vi è un piano complessivo della circolazione e che l’assenza di controlli esaspera anche le situazioni più semplici. Insomma, occorre affrontare il problema traffico in tutta la sua complessità, tenendo conto che la città attuale non è più quella che vedeva percorrere le sue strade da carretti o da poche auto guidate dai ricchi.