“Nella mattinata odierna, la Procura della Repubblica di Lucera, ha eseguito con l’operazione denominata ‘Spam’, delegata alla Sezione investigativa del Commissariato della Polizia di Stato di Lucera, cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere, notificate a persone già detenute per altri reati, ed una ai domiciliari. I provvedimenti, sono stati emessi per il reato di violenza o minaccia per costringere taluno a commettere un reato. L’attività d’indagine era diretta inizialmente alla verifica e successiva individuazione e repressione dell’azione di un gruppo criminale operante sul territorio lucerino. Nel corso delle indagini è emerso che una degli indagati, avrebbe inviato “posta indesiderata” (da qui il nome dell’operazione) e di carattere minatorio alla sua ex fidanzata, “con lo scopo di costringere la donna a fornire falsa testimonianza per favorire il presunto gruppo criminale coinvolto nell’agguato mortale a Fabrizio Pignatelli, ‘consigliando’ alla stessa di indicare la sussistenza di un movente passionale alla base dell’atto omicidiario che invece sarebbe maturato, secondo gli inquirenti, nell’ambito dello scontro sviluppatosi tra due associazioni a delinquere rivali operanti sul territorio. Le presunte illecite comunicazioni epistolari sarebbero state affidate ai familiari attinti dalla odierna ordinanza e in particolar modo alla donna del gruppo che sarebbe “reiteratamente” intervenuta sulla parte offesa per indurla ad “ammorbidire” la versione dei fatti che la stessa avrebbe dovuto rendere agli inquirenti in relazione all’omicidio Pignatelli.