E’ deceduta presso l’ospedale di Foggia la professoressa Lidia Del Gaudio di 70 anni di Lucera , la donna che l’8 giugno scorso è stata investita in via IV Novembre da un auto pirata, il cui conducente ha fatto perdere le tracce. Sembrava un incidente di poco conto, mentre, invece, le conseguenze si sono rivelate successivamente di una gravità tale da far sprofondare la vittima in uno stato di coma dal quale non si è mai riavuta. La morte della signora Del Gaudio ha lasciato costernati i parenti, ma anche quanti la conoscevano attraverso la frequentazione degli ambienti religiosi, che fino a qualche anno fa costituivano i punti di riferimento dell’attività pastorale del fratello Mons. Antonio Del Gaudio, teologo della Diocesi e presidente del Capitolo Cattedrale. I medici ce l’hanno messa tutta per salvarla, ma il trauma cranico scaturito dalla brutta caduta ha provocato danni gravi irreversibili e perciò non rimediabili.
E’ questo uno strano incidente. Si è verificato in pieno giorno in una via centralissima e a quell’ora molto frequentata, ha visto spettatori tante persone, eppure nelle carte dei carabinieri che conducono le indagini non vi è uno straccio di testimonianza riguardante i connotati almeno sommari del guidatore del mezzo o particolari del mezzo stesso. Tutti zitti, tutti in silenzio, secondo la logica mafiosa del “non ho visto e non ho sentito”. Anche gli appelli lanciati attraverso questo sito non hanno prodotto effetti, visto che il guidatore pirata continua a servirsi dell’anonimato. Per i funerali si aspetta di conoscere i tempi dell’intervento del magistrato, il quale disporrà l’autopsia per certificare le cause della morte in termini scientifici e tecnici. Naturalmente non è mai troppo tardi perché l’investitore si faccia vivo ed ammettere le sue responsabilità. Perché se venisse scoperto dagli inquirenti ben più gravi sarebbero i reati a cui rispondere. In questo particolare momento di dolore, siamo particolarmente vicini alle figliuole Anna Maria e Rita e al marito Martino.