Il sindaco di Lucera, Antonio Tutolo, ha scritto una lettera al ministro dei Beni Culturali, Dario Francescini, ed alle altre autorità competenti per segnalare lo stato precario di conservazione in cui versa il maniero lucerino.
Questa la lettera.
La Commissione Europea ha approvato il programma operativo "Cultura e Sviluppo" 2014 – 2020 cofinanziato dai fondi comunitari (FESR) e nazionali, per un ammontare complessivo di circa 490,9 milioni di euro, che vede il MiBACT nel ruolo di amministrazione proponente e Autorità di gestione.
Il Programma Operativo Nazionale (PON) "Cultura e Sviluppo" 2014 – 2020 è destinato a 5 regioni del Sud Italia - Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia - ed ha come principale obiettivo la valorizzazione del territorio attraverso interventi di conservazione del patrimonio culturale, di potenziamento del sistema dei servizi turistici e di sostegno alla filiera imprenditoriale collegata al settore.
Allo stato attuale, nella Regione Puglia, sono stati individuati i seguenti attrattori: Castello Svevo (Bari), Museo Nazionale archeologico (Manfredonia, FG), Area Archeologica di Manduria (Taranto), Castello Svevo (Trani, BAT), Area archeologica di Egnazia (Fasano, BR).
Dall’elenco riportato in precedenza si evince che la strategia di azione del MiBACT è evidentemente quella di favorire le strutture ben conservate e che non presentano particolari problemi di stabilità, tanto da essere addirittura utilizzate come sede degli uffici della Soprintendenza (Castello Svevo di Bari), mentre quella parte del patrimonio monumentale storico e artistico di rilevanza assoluta presente in Puglia, che è minato da importanti e gravi problemi di dissesto, può tranquillamente andarsene in malora. Me ne dispiace.
Scrivo questa lettera non per una "politica di campanile", ma per rendere noto a tutti Voi che laddove si doveva decidere, lo si è fatto consapevolmente. Quando una delle Fortezze più vaste d’Europa crollerà irrimediabilmente, nessuno potrà dire "Io non sapevo", nessuno potrà dire "Sì, lo sapevo, ma non c’erano i fondi". E nessuno potrà neanche dire "Sì, lo sapevo, c’erano pure i fondi, ma bisognava avviare le progettazioni": il MiBACT ha anche un progetto di recupero dell’intera Fortezza Svevo-Angioina di Lucera.
Non mi interessa sapere in base a quali parametri, a quali illuminate valutazioni, i responsabili del MiBACT abbiano deciso l’ordine di priorità di quegli interventi, posto che non riuscirei comunque a capire come mai il MiBACT, che dovrebbe porsi come obiettivo assolutamente prioritario quello di salvaguardare il patrimonio storico e artistico del Paese che è maggiormente a rischio, decida di trascurare, consapevolmente e colpevolmente, una situazione così drammatica.
Voglio in ultimo rilevare che l’art. 494 del Codice Penale punisce il disastro colposo con pene severissime, e ritengo che, a questo punto, ricorrano tutti gli elementi psicologici e fattuali che potrebbero configurare il reato in oggetto, essendo ben nota a codesto Ministero la situazione della Fortezza Svevo-Angioina e che, ad ulteriore seppur ultronea conferma, si evince dalla relazione che si allega alla presente.
In conclusione chiedo che le SS.VV. si attivino a prendere, ognuno per le proprie competenze, tutte le urgenti e necessarie misure del caso, con lo scopo di preservare un patrimonio di enorme valore per poterlo tramandare alle future generazioni.
Distinti saluti.
Il sindaco di Lucera, Antonio Tutolo