E tre. Sono le sconfitte che ha subito il Lucera del football nelle tre, appunto, ultime giornate di campionato. Un fardello pesante per indurre a coltivare un po’ di ottimismo sul futuro della squadra. Certamente c’è stata una involuzione del gioco o, perlomeno, è venuta meno quella rabbia con cui i giocatori sono scesi in campo quando hanno messo insieme i tre risultati utili consecutivi, che, sia pure con tutte le cautele del caso, avevano fatto sperare in un cammino più tranquillo verso la salvezza, che – lo ribadiamo – è quello a cui la squadra lucerina può aspirare. Ciò che maggiormente preoccupa è il gioco non proprio brillante emerso dalle ultime tre prestazioni, gioco flaccido, lento, geometricamente raffazzonato, prevedibile. Certo, non è il gioco che vuole Teodoro Torre, abituato per mentalità a privilegiare una manovra di assalto, che tolga spazi agli avversari in fase di impostazione, specie quando questi possono vantare un tasso tecnico superiore. Tutti coloro che hanno visto la partita dal campo sostengono che il Lucera ha perduto la brillantezza emersa prima delle tre sconfitte.
Solo Torre può sapere perché. Per fare una esame più esaustivo e corretto, va detto che, nel frattempo, le altre formazioni si sono rinforzate, per cui c’è stato una sorta di livellamento dei valori e un rimescolamento delle posizioni. Può essere che sia così. E se così è, bisognerà attrezzarsi tenendo conto della nuova realtà delle forze in campo, senza farsi illusioni. E bisogna farlo subito, prima che sia troppo tardi, incominciando da domenica prossima, quando il Lucera incontrerà fuori casa l’ultima in classifica, l’Alberobello, che dista da noi di tre punti appena e si trova in fondo alla classifica più inguaiata di noi. Su questo campo bisogna fare assolutamente punti, altrimenti ci porteremo sull’orlo del precipizio. Si, perché siamo per raggiungere la coda della graduatoria avendo davanti squadre che viaggiano a velocità che noi ci sogniamo. E bisogna farlo presto anche per non compromettere quanto di buono e con tanti sacrifici gli attuali dirigenti stanno facendo per non far morire il calcio a Lucera. Insomma, ad Alberobello si va per vincere. Anche un pareggio potrebbe risultare inutile.
a.d.m.


