Il nuovo calcio – comunque lo si voglia chiamare – parte senza soldi. Siamo alle solite. Dopo che è giunta in porto l’operazione Lucera/Torremaggiore, con i lucerini che giocano con titolo dei torremaggioresi, si presenta ora il problema di trovare i quattrini per la gestione del campionato. E qui casca l’asino, come noi modestamente abbiamo previsto. Per fare questo, l’assessore alle finanze ed ex presidente dell’U.S. Lucera Lello Di Ianni ha riferito che si ricorrerà ad una sorta di azionariato popolare, già sperimentato in passato con scarso successo. In definitiva, gli sportivi e quanti hanno a cuore le sorti del calcio a Lucera sono chiamati a versare una quota di 50 euro, con il bonus di poter assistere a tutte le partite che si disputeranno al campo sportivo, comprese quelle del Foggia. Una proposta di cui si innamorò Franco Apollo, che, come detto, fece flop. Speriamo che questa volta possa cambiare il vento, anche se non bisogna farsi troppe illusioni circa un buon esito. Il ragionamento è semplice. Se al campo sportivo ci va poca gente e perciò si incassano modesti quattrini attraverso la vendita dei biglietti, come è possibile che si possa accrescere la sensibilità verso il calcio in nome e per conto dell’azionariato popolare, che di per sé dovrebbe esprimere un attaccamento sperticato verso i colori sociali?
La situazione è ancor più difficile per il fatto che l’Amministrazione comunale non potrà corrispondere il solito contributo, essendo impegnata a pagare le rate del mutuo contratto dalla precedente gestione per i lavori eseguiti all’interno dell’impianto di gioco. E il contributo era parte importante delle spese di gestione! Che dire? Ancora una volta si è partiti dal fondo. Abbiano sempre detto che per qualsiasi iniziativa occorre in via prioritaria il piano finanziario, senza del quale non è possibile fare grandi cose. Lo dicevamo anche con le vicende legate al Lucera Calcio per il quale non fu possibile nell’ultimo anno fare alcuna programmazione, con i risultati negativi che si sono visti. Qualcosa ci dice che presto si ripresenteranno gli stessi problemi finanziari del passato, a meno che non spunti all’improvviso il solito mecenate. Ma, all’orizzonte, con i tempi che corrono, è difficile intravederne l’arrivo. Conclusione: ci diranno che siamo i soliti pessimisti, catastrofisti. Però, indoviniamo sempre. Speriamo di essere puniti con una sonora sconfessione!
a.d.m.


