Forse possiamo incominciare a sbilanciarci. Il Lucera, chiamato Torremaggiore, non è un fuoco di paglia. Dopo quattro risultati utili consecutivi, compreso qualcuno di assoluto prestigio, possiamo dire che la squadra si è immessa sul tratto giusto per giungere alla salvezza, traguardo quest’ultimo che rappresenta realisticamente il massimo delle ambizioni in questo momento. Parlando dell’ultima vittoria casalinga col Cellamare (2-1), bisogna dire che la squadra finalmente si ritrovata, anche nei momenti di difficoltà. E vi sono state diverse difficoltà, al punto che in qualche frangente si è corso il rischio di capitolare di fronte ad avversari che non ci stavano a ripartire con una sconfitta nel sacco. Le iniezioni di altri giocatori stanno producendo gli effetti sperati. Ma, quello che più conta è il carattere della squadra, che sembra essere la copia perfetta di quello del suo allenatore. Bisogna ammettere che il ritorno di Torre è stato salutare, non per sminuire le qualità del predecessore Carmine Caravella, il quale conserva mentalmente la sua connotazione di finisseur, ma poca propensione al combattimento, che è richiesto come il pane in un campionato di promozione votato essenzialmente all’agonismo. Torre è stato anche coraggioso nel tornare ad allenare la squadra lucerina, perché un altro al posto suo avrebbe potuto tirarsi indietro all’insegna del “chi me lo fa fare”!
Evidentemente a Torre é rimasta in gola la mancata salvezza nel campionato di serie superiore, un traguardo per il quale si è battuto con spirito battagliero. Il fatto che ora riesca in qualche modo a riprendere in mano le sorti della squadra nella proiezione rilancio, evidentemente lo rende soddisfatto, ricco di ulteriori stimoli. In genere, gli allenatori vengono massacrati quando le cose vanno male. E’ giusto dare loro i riconoscimenti quando la situazione volge al meglio. Torre è parte integrante di questo momento e di ciò gli va dato doverosamente atto, con l’auspicio che il suo entusiasmo e la sua tenacia possano protrarsi sino alla fine del campionato, sino alla conquista della salvezza, in attesa di tempi migliori. Qualcuno ha parlato impropriamente di gufi. Quelli che sono apparsi tali all’inizio è perché gli elementi a disposizione erano tali da far pensare che con un organico raffazzonato e senza preparazione non si poteva andare lontani. Le cose sono cambiate quando la condizione della squadra si è consolidata e raffinata e sono state immesse energie nuove. Tutto qui. Il resto sono chiacchiere. Per quanto ci riguarda, abbiamo sempre seguito una linea logica e i fatti dimostrano che avevamo ragione. E, comunque, non ci allarghiamo troppo, perché la salvezza è ancora lontana, anche se la posizione di classifica invita a respirare largo.
a.d.m.
I RISULTATI DELLA GIORNATA PENULTIMA DI ANDATA
A.Mola Polimnia 2-1
Canosa S.Altamura 0-2
Castellana Minervino M. 3-1
N. Andria A.Bovino 2-2
R.Rutiglianese Real Alberobello 0-0
S.Giovanni R. Casamassima 3-0
San Severo Real Bat 2-0
Torre-Lucera Cellamare 2-1
V.Bitritto Ascoli Satriano 1-1
LA CLASSIFICA
A. Mola 44
San Severo 36
S. Altamura 35
Castellana 29
Virtus Bitritto 25
Casamassima 25
Polimnia 23
S.Giovanni R. 22
Cellamare 19
Torre-Lucera 18
R.Rutiglianese 18
N.Andria 18
A. Bovino 17
Canosa 16
Ascoli Satriano 15
Minervino Murge 14
R. Alberobello 11
Real Bat 9



