«Con la forza del sole la legalità scende in campo». Anche quest'anno si torna nei campi della legalità organizzati da Arci, Cgil, Spi, in collaborazione con Libera. Nei terreni agricoli, nelle aziende e negli immobili confiscati alle mafie, si respira aria pulita.
Lasciati libri scolastici e zaino in spalla migliaia di giovani anche quest’anno migrano verso i campi della legalità. Niente ferie e vacanze sul pattino, ma giornate di duro lavoro volontario. Per tutta l’estate gruppi di ragazzi e ragazze si alternano nei campi della legalità organizzati da Arci, Cgil e Spi e si trasformano in contadini, giardinieri, cuochi e muratori. Stessa missione per i pensionati, sulle cui spalle oltre alla conduzione della cucina, grava un compito in più: trasferire ai giovani la memoria delle battaglie intraprese per i diritti civili e del lavoro.
Una domanda sorge allora spontanea: perché lo fanno? Perché – è la risposta che danno in tanti – credono che questa sia la via per riscattare certe zone del paese da uno dei fardelli più duri da scrollarci di dosso: l’illegalità che soffoca ogni volontà e sforzo per lo sviluppo della nostra Italia.
Dall’1 al 11 Agosto oltre 20 giovani dell’Emilia Romagna vengono a Cerignola per un campo estivo sui beni confiscati e affidati alle Cooperative Pietra di Scarto e Altereco svolgeranno attività di lavoro agricolo, formazione e incontri con il territorio. Lo Spi Cgil è impegnato con i suoi volontari. Il nostro obiettivo – spiega Franco Persiano, segretario provinciale dello Spi – è diffondere una cultura fondata sulla legalità e la giustizia sociale da contrapporre alla sottocultura della violenza, del privilegio e del ricatto mafioso. Ricostruire una realtà sociale ed economica sulla cittadinanza attiva e la solidarietà è possibile, ma serve una volontà diffusa di essere protagonisti e di voler tradurre questo impegno in un’azione concreta di responsabilità e di condivisione.
Il punto di forza dell’iniziativa dello Spi Cgil è la sua volontà di lotta e il suo bagaglio di memoria che diventano segni tangibili del cambiamento necessario che si deve contrapporre alla mafia. «Occorre spezzare il legame esistente tra il bene posseduto e i gruppi mafiosi – continua Persiano – intaccandone il potere economico e marcando il confine tra l’economia legale e quella illegale».
I giovani campisti e i volontari dello Spi-Cgil, oltre a lavorare nei campi, svolgeranno un’attività formativa sulla mafia foggiana e le sue forme, sulle lotte bracciantili e lotta al caporalato dagli anni 60 ai giorni nostri visite al ghetto di Rignano G., percorso itinerante sui luoghi di lavoro G. Di Vittorio e incontro alla Casa Di Vittorio.
Giorno 3 Agosto alle ore 20 presso Terra Aut Incontro C. da Scarafone ci sarà un Incontro Pubblico sul tema “Dalla mafia sociale all’antimafia sociale” con Elena Gentile assessore regionale alla Sanità e Guglielmo Minervini Assessore Legalità Regione Puglia.
Giorno 10 Piazza 1° Maggio intervento dei ragazzi del campo e spettacolo canti popolari con il Gruppo folk i Sannicandresi.