Martedì 8 aprile 2014, alle ore 10.30, nell’auditorium della Biblioteca Provinciale di Foggia “La Magna Capitana”, verrà inaugurata la Mostra Biblica - un percorso storico, bibliografico e iconografico sul testo sacro, a cura di padre Michele Perruggini, dell’Ordine dei Frati Minori - che sarà visitabile sino al 26 aprile, nell’area Consultazione al secondo piano della struttura di viale Michelangelo.
L’evento, co-organizzato insieme al Lions Club Foggia Host, presieduto da Giuseppe D’Alessandro, e in collaborazione con l’associazione culturale “Pulchra”, sarà introdotto dai saluti del Direttore della Biblioteca Francesco Mercurio e delle autorità. Quindi, padre Perruggini terrà la sua prolusione dal titolo “La Bibbia: Libro di Vita e di Cultura”, cui farà seguito la visita guidata, con la partecipazione del Ministro Provinciale dei Frati Minori di Puglia e Molise, Giuseppe Tomiri.
“Siamo davvero orgogliosi di ospitare questa mostra di Bibbie, non soltanto per l’altissimo valore storico, culturale e letterario della collezione – sottolinea il Direttore della Biblioteca Francesco Mercurio -, ma anche per il significato simbolico del Testo Sacro, su cui nasce il mito di fondazione della nostra civiltà. Religere, cioè tenere insieme, non è soltanto lo scopo altissimo delle religioni, ma anche quello aconfessionale e universale dei libri, delle storie, dei documenti, che legano insieme passato e futuro, e permettono alla memoria di tenersi in vita, di continuare a lasciare tracce di sé, nelle generazioni a venire. La collezione di Bibbie, curata con perizia e dedizione da padre Michele Perruggini, ha il merito di assolvere questa doppia funzione: in Biblioteca saranno in mostra tipi diversi di Bibbie, alcune rarissime e di pregio, che raccontano molte storie diverse, al di là del loro contenuto, perché narrano vicende storiche, trasformazioni sociali e svolte epocali, anche attraverso il loro contenitore e il corredo iconografico che le completa”.
L’esposizione si snoda secondo un percorso tecnico e uno filologico, per dare conto sia dell’evoluzione storica della Bibbia, dal punto di vista della composizione, della stampa e dell’editoria, sia delle fonti filologico-testuali.
Il percorso storico introduce l’intera esposizione e illustra, attraverso dei pannelli descrittivi, le vicende storiche del popolo d’Israele evidenziandone le tappe peculiari e i momenti salienti. La rassegna documenta il passaggio dai manoscritti, in carta o in pergamena, ai primi testi a stampa.
L’itinerario espositivo presenta alcuni manoscritti membranacei: tre esemplari etiopici del VI secolo; diversi rotoli manoscritti sinagogali in pergamena, tra cui il rotolo di Ester e altre preziose testimonianze ebraiche, provenienti dai depositi di antiche Sinagoghe; fogli manoscritti in velino di una Bibbia in latino francese del 1250 circa, contenente la versione testuale parigina e due fogli della primissima impressione a stampa di Gutenberg, del suo socio J. Fust e dello stampatore P. Schöffer.
Il percorso bibliografico si snoda attraverso varie tappe: si parte dall’esposizione della settima Bibbia stampata in Italia (Venezia, 1478), edizione rarissima impreziosita da miniature, con testo in carattere gotico su due colonne. In mostra anche il dizionario biblico, Mammotrectus (1479) del francescano G. Marchesini; la Bibbia del maestro Joan Herbort (1484); la Bibbia di A. koberger (1478) con commento di De Lyra; il Libro di Ezechiele miniato (1489), la Biblia cum commentariis, con le tavole di Fabriele Bruno (1491). Un’attenzione particolare è riservata alle edizioni della Bibbia nei primi decenni del 1500, con l’esposizione del Nuovo Testamento in greco di Erasmo di Rotterdam, Novum Instrumentum Omne, nella sua prima e rarissima edizione, stampata da Froben, nel 1516, a Basilea, riferimento importante per Lutero, denominato textus receptus, esemplare per molte edizioni bibliche successive. La sezione presenta anche la prima edizione della Bibbia di Robertus Stephanus, detto l’Estienne (1527/28) e la monumentale seconda edizione stampata da Boulle (1537). Notevoli anche le testimonianze della Riforma, con l’esposizione di alcune edizioni coeve e in prima edizione di Martin Lutero. La risposta cattolica alle provocazioni della Riforma viene documentata da numerose versioni cattoliche della Bibbia Lovaniensis, contenente il testo corretto sulle fonti originali dal gruppo di lavoro raccolto da G. Henten. Verrà esposta anche la versione ufficiale cattolica definitiva del 1592, detta Sistoclementina. Non mancano le Bibbie poliglotte: Biblia Regia di Arias Montano, stampata da Plantin, la poliglotta inglese di B. Walton, nella sua prima edizione (1657); la poliglotta parigina e quella siriaca. Notevoli anche le edizioni tipiche nazionali: tra le inglesi eccelle la King James in prima edizione (1611); finissime quelle francesi e mastodontiche quelle tedesche. Una sezione particolare è dedicata alla traduzione italiana della Bibbia.
L’itinerario iconografico si apre con una serie di xilografie tratte da Liber Chronicarum (1493) di H. Schede. Seguono le opere del sec. XVI: particolare emozione estetica offrono la Dormitio Mariae e la Presentazione al tempio di A. Dürer (1471-1528), la serie di opere del bolognese Marcantonio Raimondi (1480-1534), tratte dalla Vita della Vergine e dalla Piccola Passione di Dürer, e diverse opere incise su rame da J. De Gheyn (1565-1629). Di Borcht, invece, sono esposte diverse scene tratte dalla Genesi (1580/90), mentre dei fratelli Wierix viene offerta la serie del Vangelo in immagine di H. Natalis, la più bella serie illustrativa del ‘500 di scene evangeliche.
Sempre del sec. XVI, fanno bella mostra la Crocifissione di Lucantonio degli Uberti, la Crocifissione in tre lastre, il S. Girolamo di A. Carracci, la Caduta sotto la croce e l’Adorazione dei Magi di De Brujin. In questa sezione si offrono al visitatore cinque lastre in rame del sec. XVI, che riproducono opere di Durer e di altri incisori, ancora con tracce di inchiostro.
Di Rembrandt Van Rijn (1606-1669) vengono esposte otto incisioni. Dell’incisore francese J. Callot (1593-1635) 12 xilografie della Piccola Passione e la Moltiplicazione dei pani. Di Pietro Testa (1611-1650) vengono presentate la Deposizione e Il Padre del Bartolozzi e le opere dell’incisore inglese Hogarth.
Infine, arricchisce la rassegna una collezione del cosiddetto Pensionato: Cunego, Lorenzini, F. Rosaspina, Crivellari e altri maestri che hanno illustrato scene e soggetti tratti dalla Bibbia.
Interessante anche la sezione “Terra Santa”, che raccoglie vocabolari, studi, cartografia, viaggi, scoperte e rassegna iconografica antica.
L’iniziativa rientra nel calendario di attività per celebrare i 180 anni di biblioteca pubblica a Foggia, una serie di attività ed eventi sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.