Foggia, finalmente, torna a svegliarsi con una bianca coltre che ricopre strade, piazze giardini e auto. Dopo quelle abbondanti del 1931, 1978, 6 gennaio 1985 e del 2007, la neve fa di nuovo la sua comparsa in città e, come previsto dai bollettini meteo, potrebbe farci compagnia ancora per qualche giorno. Gioia grande di quanti amano questo spettacolo, soprattutto per i bambini e gli studenti che hanno trovato anche la “sorpresa” dell’ordinanza sindacale per la chiusura delle scuole nel capoluogo, come già avvenuto per quelle della provincia. Lo sappiamo; i fiocchi di neve che scendono, in silenzio, quasi senza voler disturbare e che attutiscono finanche il rumore del traffico, rievocano sempre vecchie emozioni e ricordi legati all’infanzia. “La neve ammazza tutti i germi,” dicevano le nostre mamme. Ma allora, come oggi, nulla è cambiato. Proprio come noi, i nostri figli restano incollati ai vetri delle finestre, con il loro viso a guardare, incantati, la neve che cade dal cielo; il loro respiro presto appanna la visuale e con la mano, veloci, cancellano quell’ombra che impedisce loro di vedere oltre. Certo, qualche disagio per gli anziani e le massaie che vanno a fare la spesa, tutto sommato accettabile per qualche giorno. Ma la neve ha per noi adulti anche un altro effetto: quella di farci vedere Foggia come se appartenesse ad un ‘altra dimensione. Il bianco che ricopre tutto ce la rende bellissima e come purificata dai tanti mali che pure la assillano e non sembrano volerla lasciare. Il bianco ricopre le strade che ora sembrano tutte pulite e ordinate; lo stesso ordine, che chissà perché, ci sembra di vedere nel traffico, per la prima volta disciplinato, con le auto che camminano piano, rispettano le distanze, si fermano ai semafori, fanno passare i pedoni, insomma si comportano come normalmente avviene sempre e dovunque. Verrebbe voglia di tenerla per tutto l’anno, la neve. Anche le piazze e i parchi ora sembrano tutti perfettamente puliti e in ordine. Parco San Felice, La villa, Piazza Purgatorio, ultimo simbolo di uno spreco incredibile di risorse e che, pur essendo stata da poco restaurata, non è mai stata fruibile e visitabile dai foggiani per via delle assurde competenze su chi la deve aprire! (chiesa o comune? Bohh!) e salvo qualche fortunatissimo, nessuno ha avuto la possibilità di entrarvi! Ora la Piazza e la chiesa, già ridotte in uno stato pietoso, appaiono anche loro pulite e in perfetto stato. E l’immondizia? Sparita! Al suo posto delle belle montagnette bianche che danno un po’di movimento alla città..! La neve grande ci ha risolto anche questo problema! Ci voleva la neve per farci di nuovo scoprire che nonostante tutto Foggia è bella. Merita solo di essere amata e curata da tutti: amministratori e cittadini. Verrebbe voglia di tenerla per tutto l’anno, la neve. Chissà se è un segno del destino che la nuova giunta sia stata “benedetta” dalla coltre bianche. Noi, tutti, cittadini di questa terra che celebrò i fasti di grandi Imperatori e si accinge a diventare capitale europea del grano duro; quel grano che per secoli ha rappresentato l’economia e la forza produttiva della nostra provincia e che da qualche decennio, insieme a tutta la filiera agricola, sembra essere stato messo in secondo piano, per favorire invece uno scellerato sviluppo edilizio del quale foggia, almeno nei termini in cui si è proposto, non ha assolutamente bisogno; noi tutti cittadini di Foggia, meritiamo che la capitanata assurga, ma nel senso positivo che deve tornare ad esserle proprio, di nuovo agli onori delle cronache per la capacità, la cultura, il lavoro di cui sempre hanno dato testimonianza, in ogni parte del mondo, le sue genti. Auguri, allora, di buon lavoro alla nuova giunta. L’immagine della Foggia meravigliosamente innevata; della purezza e semplicità che essa rappresenta; vi sia da sprono per la rinascita della nostra città. Noi vigileremo affinché ciò accada.
Salvatore AIEZZA
foto, foggiachetempofa.com