E’ accaduto nella serata di domenica in una delle piazze centrali di Cerignola, dove si svolge la “movida” estiva della città. La voglia di protagonismo e di trasgredire tipica dell’adolescenza ha condotto un dodicenne, insieme ad alcuni amici coetanei, a recarsi in un bar e chiedere, ottenendo, la somministrazione di un alcolico.
La chiamano “bomba” e metterebbe fuori uso anche un adulto: un mix di superalcolici.
Poco dopo aver sorbito la bevanda il ragazzo si sente male e si accascia al suolo: anche gli amici, suoi coetanei, si fanno prendere dal panico, cominciano a preoccuparsi seriamente per il loro amico e per loro stessi. Chiedono ausilio ai maggiorenni li presenti: qualcuno fa intervenire un’ambulanza sul posto. Passano alcuni interminabili minuti e di corsa viene trasportato presso il locale nosocomio: si teme un coma etilico. Dopo le prime cure del caso, dettate dall’emergenza, la situazione volge per il meglio e verrà diagnosticato “ un forte stato di ebbrezza alcolica”.
Gli immediati accertamenti condotti da personale del locale Commissariato, proseguiti nella giornata di ieri, hanno consentito di accertare le responsabilità penali a carico del gestore del locale che aveva somministrato le bevande alcoliche al minore, per cui lo stesso veniva deferito all’A. G. per il reato previsto dall’Art. 689 c.p. Contestualmente veniva richiesto ed emesso provvedimento di sospensione della licenza ai sensi dell’Art 100 TULPS da parte del Questore di Foggia.