E’ finita col punteggio di 2-2 la partita di calcio tra una squadra di volontari carlantinesi e una rappresentativa degli immigrati ospitati all’Ostello della Gioventù di Carlantino. La ‘partita dell’amicizia’ è stata organizzata nell’ambito del cartellone estivo degli eventi che anche quest’anno, come di consueto, ha dato grande spazio ai temi della solidarietà e dell’emigrazione dei popoli. Da tre settimane e per i prossimi due mesi, il paese che affaccia sulla diga di Occhito ospita trenta immigrati africani. Hanno dai 13 ai 17 anni e sono arrivati in Italia a bordo delle “imbarcazioni della speranza” giunte in questi mesi a Lampedusa. Il gruppo, composto soprattutto da cittadini del Ghana, è stato trasferito a Carlantino lo scorso 28 luglio ed è stato alloggiato nei locali dell’Ostello della Gioventù. Quella carlantinese, infatti, è stata denominata “struttura ponte” e rappresenterà per gli immigrati una base temporanea in attesa di essere destinati altrove. Il progetto, che vede il comune di Carlantino esempio di solidarietà, è coordinato dalla divisione “Emergenza nord-Africa” del Ministero del Lavoro in collaborazione con il Ministero degli Interni, l’associazione umanitaria “Save the Children”, il comune carlantinese e l’associazione “Mondo Nuovo” gestrice dell’Ostello. A Carlantino si sono recati sia i rappresentanti dell’associazione “Save the Children” per verificare le condizioni di accoglienza degli immigrati sia l’assessore alla Solidarietà della Regione Puglia, Elena Gentile. Massima soddisfazione è stata espressa proprio dalla Gentile che in questo progetto ha avuto il ruolo di mediazione fra il Ministero del Lavoro e quello degli Interni con il sindaco di Carlantino, Dino D’Amelio. “Abbiamo dato subito tutta la nostra disponibilità – ha dichiarato D’Amelio – Ci siamo prodigati immediatamente per fornire ai ragazzi la migliore accoglienza e per metterli subito a loro agio. Il nostro obiettivo – ha proseguito il primo cittadino – nonostante la permanenza degli immigrati sarà solo temporanea, è quello di cercare con loro anche un minimo di integrazione sociale e culturale approfittando del periodo delle feste agostane”. In tale direzione, infatti, va l’impegno di un’associazione di volontariato del posto che sta coinvolgendo i 30 ragazzi in attività ludiche e sportive svolte insieme ai giovani del luogo.
fonte: comune