Il vescovo della Diocesi Lucera-Troia ha fatto visita agli immigrati che dallo scorso 28 luglio sono stati accolti nell’ostello di Carlantino. L’incontro è avvenuto mercoledì 9 novembre e Monsignor Domenico Cornacchia ha espresso “massima soddisfazione” per un’iniziativa che rinnova concretamente i valori universali e cristiani dell’accoglienza e della solidarietà. Il vescovo ha cenato con il gruppo di ragazzi africani e con i volontari della struttura, ha annunciato loro che saranno ospiti della Diocesi il prossimo 17 dicembre ed ha avuto modo di apprezzare il progetto nel quale sono impegnate diverse realtà carlantinesi, a cominciare dall’associazione di volontariato “Araba Fenice”. Il sodalizio, che opera a Carlantino dal 2003, sta promuovendo attività socio-culturali e di animazione finalizzate a creare una socialità nuova, una convivialità pronta a ricevere l’altro e a farlo diventare parte integrante della Comunità. L’associazione, oltre ad offrire servizi e attività agli immigrati, offre opportunità di collaborazione a giovani del posto dando loro la possibilità di fare un’esperienza formativa di crescita e integrazione con culture diverse che sono fonte di arricchimento. Le attività organizzate dall’associazione, infatti, vedono impegnate dodici persone del posto, soprattutto giovani, che con cadenza giornaliera si recano all’Ostello per svolgere le diverse iniziative con i ragazzi ospiti della struttura. “Araba Fenice” ha pensato, fra le iniziative rivolte a questi ragazzi, a corsi di lingua italiana ma anche a iniziative di valorizzazione del tempo libero. Le attività proposte sono molteplici: tornei sportivi, laboratori artigianali, laboratori linguistici (di letto-scrittura), incontri di socializzazione con la popolazione, educazione alla cittadinanza italiana, educazione stradale, organizzazione di spettacoli secondo le tradizioni dei paesi d’origine, visite sul territorio, giornate ecologiche e giochi vari. Il progetto è coordinato dalla divisione “Emergenza Nord” del Ministero del Lavoro in collaborazione con il Ministero degli Interni, l’organizzazione “Save the Children”, il Comune di Carlantino e l’associazione di promozione sociale Mondo Nuovo, a cui è affidata la gestione della struttura. Al fine di organizzare e gestire l’emergenza, sono stati attivati i necessari servizi di prima accoglienza. Tranne il vitto, appaltato ad una ditta di catering esterna, “Mondo Nuovo” si occupa di offrire alloggio, sicurezza e controllo della struttura e dei suoi ospiti, curando inoltre l’organizzazione dell’intera giornata per i ragazzi: ore 8.30 colazione, dalle 10.00 alle 12.30 lezione di lingua italiana con Angelo Coscia, professore e storico locale, dalle 13.00 alle 14.00 pranzo. Nel pomeriggio attività ludico-ricreative organizzate dall’associazione di volontariato carlantinese “Araba Fenice”. Dalle 19 alle 20 la cena. I ragazzi hanno poi possibilità di uscire, guardare la tv, connettersi a internet, grazie alle quattro postazioni di computer presenti nella struttura, fare passeggiate in paese e ascoltare musica, etc. Ore 23.30 rientro. Tra gli altri servizi, oltre a fornire abiti estivi e invernali, a cadenza mensile viene consegnato loro un kit completo di tutti i prodotti per l’igiene personale, settimanalmente un pocket money dal valore di 10 euro e una scheda telefonica da 5.
fonte: comune