I dirigenti dell’”Accademia Calcio Lucera” continuano a martellare ai fianchi gli amministratori comunali al fine di ottenere l’utilizzo del campo sportivo comunale. Utilizzo che ha un grande ed innegabile valore sociale, oltreché sportivo, dato che la richiesta si giustifica con la necessità di far allenare e giocare in loco tanti giovanissimi che nel calcio trovano la via per scoprire i veri valori della vita. Abbiamo letto anche l’ultimo comunicato, rimanendo increduli dinanzi alle affermazioni di questi dirigenti che parlano di completa chiusura dell’Amministrazione, di richieste mai evase, di sordità forse a sfondo politico e via di seguito. Non riteniamo che ci sia esagerazione in queste affermazioni. Resta il dato di fatto che questi giovanissimi devono spostarsi a Casalnuovo Monterotaro, due volte alla settimana, per allenarsi e giocare le partite di campionato, magari sottraendo tempo e spazio agli studi. Francamente non comprendiamo perché gli amministratori comunali si siano rintanati nell’angolo della strafottenza. Per buona educazione, i richiedenti meriterebbero almeno una risposta! Questi signori che tacciono sono gli stessi che in campagna elettorale e tutte le volte che devono intervenire in manifestazioni pubbliche parlano di volersi mettere disposizione dello sport e soprattutto dei giovani, anche per consentire a costoro di essere veicolati su strade che li allontanino dalla droga, dalle cattive compagnie, dall’alcol, dalla delinquenza comune e via di seguito. Basta osservarli quando dicono queste cose: gestualità frenetica, petto in fuori, sguardo sanguigno! Sono degli attori andati a male, se nei fatti si comportano esattamente al contrario.
Probabilmente c’è qualche ragione che impedisce agli amministratori di aderire alla richiesta, benché i dirigenti abbiamo messo sul banco un contributo di seimila euro per l’intera stagione, cifra questa che per loro significa scalare una montagna. E se questa ragione c’è, perché non convocare i sottoscrittori delle richieste e renderla esplicita? Può darsi che dal confronto possa venire fuori qualche soluzione accettabile per tutti! Il non rispondere è già una sentenza di colpevolezza, se non altro perché non risponde ai dettami della buona educazione. Se aggiungiamo che questi ragazzi si stanno comportando benissimo sul piano dei risultati, il silenzio di Palazzo Mozzagrugno è ancor più incomprensibile, anzi colposo. Aggiungiamo ancora che, nel loro piccolo, questi ragazzi portano in giro il nome di Lucera e lo fanno con molti sacrifici. Coloro che si riempiono la bocca con tanti paroloni dovrebbero riflettere sulle loro inadempienze istituzionali e farsi l’esame di coscienza. Anche perché, in prosieguo, questi ragazzini possono essere il punto di forza della prima squadra, che per sopravvivere ha bisogno di ricorrere ad elementi esterni, estranei alla realtà locale. E con quello che costano ci sarebbe il motivo di andare presto in soccorso ai giovanissimi atleti dell’”Accademia Calcio Lucera”.
a.d.m.


