In poco meno di ventiquattrore è stato individuato e verrà deferito all’Autorita’ Giudiziaria l’autore dell’aggressione al sindaco di Cerignola, dott. Antonio Giannatempo.
Si è trattato di un’indagine lampo svolta da personale della D.I.G.O.S. del Commissariato che, dopo aver escusso formalmente, seppure con scarso risultato, numerosi testimoni ed aver svolto accurate indagini, in particolare attraverso una minuziosa indagine relativa a particolari e potenziali moventi, ha individuato l’autore del delitto nella persona del C.D., classe 1970, cerignolano gravato da un piccolo precedente.
Come in precedenza accennato, scarsissimo è stato il contributo offerto dalle fumose dichiarazioni testimoniali dei soggetti intervenuti all’incontro: come al solito la Polizia di Cerignola si è dovuta muovere tra “i non ricordo, non ho visto, non mi sembra….., non credo…..”.
Il motivo del contendere è legato ad una risalente situazione – vecchia di oltre dieci anni- legata a vicende urbanistiche, in particolare l’origine della diatriba sfociata nella aggressione vedeva una richiesta da parte di alcuni cittadini che volevano si sbloccasse una variante al piano regolatore riguardante la “zona Fornaci”.
Fonte Polizia
Aggressione Giannatempo, Calvio: “Aumentano degrado civico e rabbia sociale;
servono politiche del lavoro e sociali per contrastare il disagio delle nuove povertà”
Il sindaco Antonio Giannatempo e la sua famiglia possono contare sulla solidarietà e la vicinanza dell’intera cittadinanza di Orta Nova.
La notizia della vile aggressione di cui è stato vittima preoccupa non poco, perché rende oltremodo evidente il degrado delle relazioni civiche e la rabbia sociale che stanno progressivamente aumentando e montando nelle nostre comunità.
I sindaci sono troppo spesso il parafulmine di tempeste scatenate da altri livelli di governo o da altri soggetti sociali, messi al riparo dagli effetti della tensione esclusivamente per la loro distanza da città e territori in cui l’insicurezza di ciascuno per il proprio futuro si amplifica e diffonde anche a causa di una scarsa preparazione culturale ad affrontare cambiamenti epocali come quelli in atto.
L’incremento dei presidi di sicurezza è solo uno dei provvedimenti da adottare per fronteggiare questa emergenza, che necessita di politiche del lavoro e sociali capaci di restituire dignità e ruolo a quanti vivono l’emergenza e il disagio delle nuove povertà.
Fonte Comune di Orta Nova