“Cambiano i ministri ma alle aziende agricole della Capitanata tocca sempre lo stesso destino: essere abbandonate a loro stesse”. Michele Bordo, deputato del Partito Democratico, commenta così la risposta del neo ministro per le politiche agricole Romano all’interrogazione con cui, dai banchi della minoranza, è stato sollecitato un intervento straordinario del Governo per fronteggiare i danni provocati agli arenili costieri dalle ultime alluvioni che hanno colpito gli agri di Manfredonia, Zapponeta e Margherita di Savoia.
“Mostrando uno scarsissimo senso del proprio ruolo istituzionale – continua Bordo –ha detto in Aula che solo i titolari di una polizza assicurativa possono considerarsi al riparo dalla calamità, perché saranno eventualmente risarciti dalle compagnie assicuratrici e non dal Governo. Quanti ne siano sprovvisti, invece, per sperare di ottenere un minimo ed incerto sostegno pubblico, attraverso il fondo di solidarietà nazionale, dovranno fare richiesta e dimostrare di non aver potuto stipulare alcuna polizza a causa del rifiuto delle compagnie assicuratrici.
Con quanto detto in Aula, il ministro ha dimostrato di avere un singolare concetto del ruolo dello Stato, che dovrebbe invece essere di supporto proprio per affrontare emergenze e crisi determinate da cause di forza maggiore.
Per l’ennesima volta – sottolinea il deputato del PD – il Governo non ha tenuto in alcun conto le richieste, avanzate anche dal sottoscritto con interrogazioni e risoluzioni, di sostegno, soprattutto economico, in favore di produzioni tipiche e di qualità, a cui lavorano migliaia di operai agricoli. Ignorate totalmente le istanze volte ad ottenere fondi per interventi strutturali di protezione di questa fragile porzione di territorio, in cui operano anche imprese turistiche la cui capacità ricettiva è stata seriamente danneggiata.
L’intervento al question time di oggi è sufficiente a smentire quanti hanno pensato che l’arrivo a via XX Settembre di un ministro siciliano avrebbe significato una maggiore attenzione ai gravissimi problemi dell’agricoltura meridionale – conclude Michele Bordo – che Governo e centrodestra invece non hanno alcuna intenzione di sostenere e promuovere con la stessa attenzione e forza riservate agli allevatori ed ai produttori del Nord”.