La statua di Santa Brigida di Svezia è finalmente tornata ad Alberona. Domenica 3 aprile, l’opera d’arte in cartapesta leccese è stata ricollocata all’interno della Chiesa di San Rocco dai cavalieri dell’Ordine Militare del Santissimo Salvatore e di Santa Brigida di Svezia. All’icona e alla pedana su cui poggia, la Medusa restauri (società di Biccari) ha restituito l’aspetto originario. La struttura è stata rafforzata con inserti lignei in essenza di abete. Il lavoro operato da Francesca Inglese e Cesare Lucera si è basato sulla compatibilità dei materiali e la reversibilità degli interventi. La statua è stata dapprima ‘ripulita’ dalla patina del tempo, poi su di essa sono stati ripristinati i colori originali. L’opera d’arte, la scorsa estate, era stata presa in affidamento dall’Ordine Militare del Santissimo Salvatore e di Santa Brigida di Svezia che si è offerto di sostenere il progetto e le spese necessarie al restauro. Il ritorno della sacra icona ad Alberona, domenica 3 aprile, è stato caratterizzato da tre diversi momenti: il convegno sull’identità e la storia della compatrona d’Europa, la santa messa officiata dal vescovo Domenico Cornacchia e, infine, la processione che ha riaccompagnato e ricollocato la statua all’interno della Chiesa di San Rocco.
Il costo degli interventi di restauro è stato interamente sostenuto dalla sezione pugliese dell’Ordine Militare del Santissimo Salvatore e di Santa Brigida di Svezia. Oltre al valore artistico, la statua riveste un altissimo valore storico, culturale e affettivo per la popolazione alberonese. Diversi documenti storici comprovano l’antica devozione di Alberona per Santa Brigida: a metà dell’800, e fino ai primi del ‘900, il nome femminile più diffuso tra le famiglie alberonesi era proprio quello della patrona d’Europa.
FONTE E FOTO : COMUNE