E' accaduto ieri mattina verso le 9,30. Dopo una denuncia per tentata truffa ai danni di una finanziaria, agenti della Polizia Anticrimine del Commissariato di San Severo, si appostavano all'interno dell' agenzia di finanziamento e prestiti dove una donna si era presentata per la richiesta di un prestisto di 7.000 euro, esibendo dei documenti contraffatti. In attesa di perfezionare il contratto, il titolare dell'agenzia su indicazione degli agenti, dava appuntamento alla donna che subito dopo aver apposto la firma veniva bloccata. Immediatamente riconosciuta per C.R. trentenne, sanseverese, veniva trovata in possesso di una carta d'identità ed altri documenti rubati, con i quali, oltre a richiedere prestiti, aveva aperto dei conti correnti on line, alterando buste paga e dichiarazioni dei redditi, in danno di persone ignare. Gli agenti inoltre, effettuavano una perquisizione domiciliare presso la residenza della donna, dove rinvenivano e sequestravano una notevole quantità di documenti di documenti contabili rubati presso uno studio di consulenza, un computer portatile ed attrezzi utilizzati per la falsificazione dei documenti, i quali erano stati alterati sicuramente con l'intento di commettere altre truffe. La donna veniva denunciata in stato di libertà per ricettazione, tentata truffa e falso.
AGENTI DELLA POLIZIA DI STATO E DELLA GUARDIA DI FINANZA SALVANO UN GIOVANE CHE AVEVA TENTATO IL SUICIDIO
E' accaduto domenica sera , verso le ore 22,30. Sul 113 giungeva una chiamata da parte di G.P. di 34 anni, già conosciuto alle forze dell'ordine, il quale riferiva di avvisare i suoi familiari che stava per suicidarsi. Immediatamente veniva inviata presso l'abitazione del giovane una volante di questo Commissariato, nell'occasione collaborata da una pattuglia della Guardia di Finanza di San Severo. Sul posto, gli agenti facevano irruzione nell'appartamento, che al momento era completamente al buio ma, notando la luce accesa in un ripostiglio, vi entravano e rinvenivano il corpo del giovane che già pendeva legato con un cavo elettrico al collo, fissato ad un gancio della volta.Immediatamente veniva slegato e nell'attesa dei soccorsi veniva rianimato, riuscendo così a fargli riprendere conoscenza. Dopo l'arrivo dei soccorsi, il malcapitato veniva trasportato presso il pronto soccorso, dove i sanitari di turno gli somministravano dei calmanti. A dire dello stesso, il tutto scaturiva da liti familiari con l'ex moglie dal quale si era separato da poco. Al giovane veniva riscontrata, inoltre, una distorsione del rachide cervicale
Fonte: Ufficio Stampa Commissariato di San Severo