A ottobre entra nel vivo il dibattito sulla Pac agricola, la grande riforma di sistema dell'agricoltura europea che entrerà in vigore dal 1 gennaio 2014. L'attenzione del mondo agricolo si concentra in queste ore sull'impianto proposto dal commissario europeo all'Agricoltura e allo Sviluppo rurale Dacian Ciolos che propugna l'idea di “un'agricoltura al servizio dei cittadini”, ma pone anche al centro la riduzione del budget agricolo dei paesi membri. “Confidiamo nel confronto con l'europarlamento che si svilupperà nei prossimi giorni – commenta a tal proposito il presidente di Confagricoltura Foggia, Onofrio GIULIANO – sarebbe opportuna a tal riguardo una pausa di riflessione se non si riuscisse a raggiungere una mediazione sulle questioni centrali del dibattito, e la dotazione finanziaria certamente lo è. Ci sembra che in questo momento il commissario Ciolos abbia l'esigenza di far quadrare i conti e di affrancare quanto più possibile l'agricoltura europea dal vincolo assistenziale che l'ha sostenuta in questi anni. La nostra preoccupazione è però rivolta alle imprese – aggiunge GIULIANO – alla loro capacità di saper stare sul mercato seguendo le indicazioni di Bruxelles, ma investendo capitali propri per affrontare nel migliore dei modi questa partita epocale. Occorre il giusto mix fra investimenti e contribuzione, altrimenti non si va troppo lontano e lo sanno bene le imprese del Sud che oltre a vivere quotidianamente la sfida della concorrenza mondiale devono fare i conti anche con contraffazioni e slealtà di ogni tipo”.