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PERCHE’ I SOLITI NOTI SI POSSONO MANDARE A CASA

Non è vero che i soliti noti della politica non si possono mandare a casa. Altrimenti sarebbe una barzelletta andare a votare! La domanda di tanti è: che senso ha recarsi alle urne se in circolazione troviamo sempre le solite facce? Di qui il fenomeno dell’astensionismo. Così posto il problema acquista toni qualunquistici. La democrazia, però, ha potenzialmente in sé gli anticorpi per ovviare alla situazione di stagnazione in atto.  A patto di saper utilizzare gli strumenti a disposizione, che spesso non sono conosciuti o vengono maneggiati in modo improprio, per non dire maldestro. Ci spieghiamo. E’ vero che circolano sempre le solite facce, in un valzer di posizionamenti  che comprendono l’intero arco  politico, costituzionale, come si diceva un tempo.  Ma, va doverosamente detto che questa situazione è voluta anche da noi, perché quando andiamo a votare, anche per una sorta di pigrizia mentale,  mettiamo la classica crocetta sempre sugli stessi nomi, rinunciando a valutare seriamente il quadro umano, morale  e professionali dl resto dei partecipanti. Se provassimo a fare il check- up sui candidati scopriremmo tutti i pendolari della politica, , ma anche quelli  che potrebbero battersi per gli interessi legittimi della città. Inoltre, i soliti noti si trovano sempre in partita per il fatto che l’astensionismo li favorisce e possono contare sulle sirene mediatiche compiacenti.

L’errore, comunque, sta a monte, nel senso che dovrebbero essere i partiti a presentare liste che tengano lontani i soliti noti, anche quando costoro sono portatori di consensi attraverso sponsor che manovrano nell’ombra, talvolta col concorso di gruppi famigliari.  L’inghippo sorge quando pure nei partiti sostano i soliti noti, quelli che manovrano i fili e diventano cinghie di trasmissione per conseguire risultati personali o di gruppi. Per superare tale situazione di apparente  non ritorno occorrerebbe una mobilitazione civica, nel senso che i cittadini stessi dovrebbero diventare protagonisti del loro futuro, con una partecipazione diretta alla vita pubblica, non lasciando più il loro voto alla mercé di spazi di mediazione dai contorni oscuri. Così verrebbe abbassata l’asticella dell’astensionismo e, nel contempo, si fornirebbero alla città nuove energie, attraverso le quali determinare finalmente  un percorso virtuoso diretto a portare Lucera verso un vero cambio di passo. 

a.d.m.

admin

Redazione

Luceranet.it, un nuovo sito ed un nuovo quotidiano per la città di Lucera, ma il cui sguardo andrà anche al di là della Capitanata.

Luceranet.it, un nuovo sito ed un nuovo quotidiano per la città di Lucera, ma il cui sguardo andrà anche al di là della Capitanata. Cronaca Politica Sport e Curiosità, questi sono alcuni degli ingredienti della nuova testata giornalistica. Qualcuno potrebbe obbiettare che per una realtà come Lucera, i quotidiani on line siano troppi. Mi permetto di non essere d'accordo, in quanto più voci raccontano la realtà, più possono essere divulgati i pareri e le opinioni della gente, dopotutto la democrazia è sopratutto questo. La nostra testata, infatti, è libera e dà libero accesso a chiunque voglia collaborare ed esprimere il proprio pensiero, sottolineo che comunque il rapporto è libero e gratuito. Ringrazio sin da ora chiunque potrà dare la sua la fattiva collaborazione. Dopo essere stato uno degli editori, di Sunday Radio ed una delle sue voci più famose per tantissimi anni, mi appresto ora ad affrontare una nuova avventura, questa volta nel web e spero che questa sia foriera di successi e nuove soddisfazioni. Le premesse e l'entusiasmo ci sono, a voi lettori il giudizio finale.

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