La notizia non è ufficiale, ma è da considerarsi tale, posto che è stato lo stesso interessato a confermarcela. Aurelio De Fantis, presidente del Lucera Calcio dopo l’abbandono di Gianni Pitta, ha deciso di mollare tutto e tornare a tempo pieno alla sua attività di sempre. Le dimissioni saranno comunicate e ufficializzate dopo il Ferragosto, per non disturbare la dolce atmosfera festaiola. De Fantis ha cercato anche quest’anno di dare il suo contributo per sostenere la squadra, ma la situazione complessiva di incertezza, mancante di una ben precisa programmazione soprattutto finanziaria, lo ha indotto a prendere la decisione di mettersi da parte. De Fantis ha capito quello che noi andiamo dicendo da sempre e cioè che non si può sempre andare incontro all’avventura, affidarsi soltanto alla buona volontà, allo stellone della buona sorte. De Fantis, ce l’ha messa tutta per non far affondare la barca bianco-celeste, ma alla fine si è dovuto arrendere. Gli va riconosciuto l’onore delle armi, perché nel dopo Pitta è stato indiscutibilmente un prezioso elemento di continuità e di sostegno.
Ora si tratta di non far passare in cavalleria la decisione dell’ormai ex presidente, nel senso che va fatta una seria analisi per mettere fine, in un senso o nell’altro, ad una telenovela che dura da troppi annui. Non si può affrontare ancora una volta il campionato senza avere un retroterra che consenta alla società e alla squadra di beneficiare di un minimo di tranquillità, che è quella che porta anche ai buoni risultati tecnici. Tutti coloro che sono rimasti in campo e che ritengono di andare avanti devono avere la consapevolezza delle difficoltà cui vanno incontro ed anche conto della buona tradizione calcistica da salvaguardare. Giocare e finire sui giornali per vie delle morosità, delle pendenze reclamate dai calciatori non è bello da vedere all’esterno. Del resto, fanno testo le ultime esperienze, per cui non c’è molto da rischiare sul fondo del barile. Insomma, se le premesse di quest’anno sono identiche a quelle scorse, tanto vale smontare tutto e tornare a casa. Qualche sosta potrebbe anche propedeutica per una ripresa vigorosa.


