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Lucera, Città d’Arte. L’arte dell’abbandono e del degrado?

Nulla di fatto per chi, come noi, sperava che con l’avvento del campionato nazionale di nuoto FISDIR, i settecento turisti (tra accompagnatori ed atleti) potessero vedere il lato migliore di Lucera, che sicuramente non sta nel degrado delle aree di periferia, con straripanti cassonetti che aumentano fino ad occupare la lunghezza di un intero marciapiedi emanando odori nauseabondi, o della sporcizia di alcune zone che, come il resto di Lucera d’altronde, ancora mancano di una necessaria disinfestazione (non vorremmo mai che Lucera diventasse città di blatte, più che d’arte). Per definizione le risorse turistiche sono scarse, cioè facilmente esauribili e non riproducibili (diversamente da ogni settore di mercato, ogni volta che il turista/escursionista visita un sito, museo, mostra, sino al momento di un totale o parziale rinnovamento della risorsa stessa, ormai il bene di consumo ha esaurito il suo dovere): che fare, dunque? A questo punto ci viene incontro il gestore della res publica che, tramite una necessaria pianificazione deve necessariamente far coincidere la domanda di mercato del turismo (potenzialmente infinita), con la disponibilità delle risorse scarse e limitate, impostandone le migliori politiche al fine di optare per il giusto consumo del bene.

Perché questa digressione? Chiunque abbia letto con attenzione le righe antecedenti, avrà sicuramente afferrato il succo della situazione: la mancanza di pianificazione in ambito turistico ed ottimizzazione dei percorsi causa, di fatto, il sottoutilizzo delle risorse stesse. Ad un’attenta analisi, i turisti (si definisce turista colui che rimane in un’area per meno di 24 ore) in senso stretto che visitano i nostri monumenti, vengono di fatto abbandonati a loro stessi anche nella minima scelta dei percorsi da seguire all’interno della nostra città causando, sostanzialmente, una breve passeggiata nel centro storico.

Quindi che fare?

Poiché i nostri turisti (e non escursionisti) vengono abbandonati a loro stessi, senza nessuna guida specializzata né gruppo di supporto, senza alcuna attività imprenditoriale pubblica o privata, con un atto di Giunta, il sindaco delibera che in un'area percorsa per non più di 40-50 minuti allo stato attuale, senza alcuna interazione con professionisti del settore, aumentando i costi in un bilancio già martoriato di suo (e ci chiediamo: quindi gravando sulle tasche dei contribuenti? Aumentando le aliquote della già temuta IUC?), si installi una rete wi-fi libera a pochi passi dal Centro Informazioni Turistico. Un costo sostenuto, anche in vista di bollette e costi di gestione, acquisto router, manutenzione, che non avrà alcun ritorno economico poiché il turista ora come ora vede Lucera come una semplice meta di passaggio in quanto, di fatto, priva di una programmazione e pianificazione turistica, presente e futura e, cari amici, nemmeno il PUG prevede nuovi percorsi in ambito quantomeno del centro storico. Esatto! Il nostro amato centro storico è e sarà, allo stato attuale dei fatti, una scatola vuota. A conferma del sottoutilizzo dei nostri beni culturali e della mancata sensibilizzazione all’Arte, in quel di Lucera, risaltano agli occhi questi giorni passati dagli escursionisti (circa settecento, appunto) che hanno visto una città priva di eventi sia per quanto riguarda il centro storico che le aree limitrofe, dotati di navette costose quasi da fare girare la testa, in un periodo estivo che dovrebbe essere il periodo di massima affluenza turistica, con un problema che è tornato a farsi sentire in due dei giorni scorsi: LA PUZZA. Sicuramente una bella pubblicità per la bella Lucera. Tra gli altri avvenimenti si pensi, ad esempio, alla delibera numero 227 del 03-07-2014 la quale decretava, tra gli altri, l’apertura in maniera straordinaria dell’anfiteatro che lunedì 7 luglio alle ore 18:00 contava ben tre visitatori di natali lucerini. Teniamo a sottolineare che almeno l’anfiteatro, dal punto di vista esterno ed esteriore, verte in condizioni più che ottimali ma si rende ancora una volta nota la necessità di assumere persone specializzate, affinché possiamo smettere di esportare il nostro lavoro qualificato al di fuori di Lucera, e che abbiano voglia di accompagnare il turista in quel viaggio misto di grandi epoche storiche che è Lucera, con amore e dedizione per il loro lavoro! In effetti oltre i tre turisti lucerini, nei sotterranei dell’anfiteatro vi erano ben altri ospiti a causa dell’ormai perenne allagamento delle stanze inferiori. Tra rospi, piante e sicuramente roditori, si era in bella compagnia. In ultimo, ma non in ultimo, si vuole sottolineare come i volantini informativi distribuiti all’anfiteatro rechino diversi orrori di traduzione, incongruenze di linguaggio e la più totale mancanza di informazioni per quanto riguarda un eventuale (a sperare non si fa mai male!) percorso enogastronomico, con tante informazioni piazzate alla rinfusa (di recente c'è questo, abbiamo fatto questo… va bene, ma dove li trovo? E perché solo in italiano?). In ultimo vogliamo sottolineare come, nella giornata dell’8 luglio alle ore 13:00, il Centro Informazioni Turistico di Lucera abbia dirottato addirittura due turisti stranieri presso un ristorante… Chiuso! A seguito di una nuova moda, dopo lo slogan elettorale “V’avita fa capace”, sta spopolando una nuova giustificazione, mista tra detto popolare e retorica: la processione si vede al ritorno. Va bene, ma il buongiorno si vede dal mattino!

 Carlo Cesare Luciano, Coordinatore Democratici Autonomi.

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Redazione

Luceranet.it, un nuovo sito ed un nuovo quotidiano per la città di Lucera, ma il cui sguardo andrà anche al di là della Capitanata.

Luceranet.it, un nuovo sito ed un nuovo quotidiano per la città di Lucera, ma il cui sguardo andrà anche al di là della Capitanata. Cronaca Politica Sport e Curiosità, questi sono alcuni degli ingredienti della nuova testata giornalistica. Qualcuno potrebbe obbiettare che per una realtà come Lucera, i quotidiani on line siano troppi. Mi permetto di non essere d'accordo, in quanto più voci raccontano la realtà, più possono essere divulgati i pareri e le opinioni della gente, dopotutto la democrazia è sopratutto questo. La nostra testata, infatti, è libera e dà libero accesso a chiunque voglia collaborare ed esprimere il proprio pensiero, sottolineo che comunque il rapporto è libero e gratuito. Ringrazio sin da ora chiunque potrà dare la sua la fattiva collaborazione. Dopo essere stato uno degli editori, di Sunday Radio ed una delle sue voci più famose per tantissimi anni, mi appresto ora ad affrontare una nuova avventura, questa volta nel web e spero che questa sia foriera di successi e nuove soddisfazioni. Le premesse e l'entusiasmo ci sono, a voi lettori il giudizio finale.

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