Come siamo ridotti! Adesso è la cancelliera tedesca Merkel a suggerirci, quasi ad imporci la linea economica del Governo. Anzi è stata lei in qualche modo ad invocare il cambio della governance politica, a caldeggiare il professor Mario Monti alla presidenza del Consiglio dei Ministri. Ed ha ottenuto quello che voleva, tenuto conto di quanto è accaduto a livello governativo in questi giorni. Quello che si è verificato può essere paragonato ad un vero golpe, posto che sono stati poteri forti dell’EU, con alla testa la Francia e la Germania, ad imporci una linea governativa che gli elettori non hanno votato, anche se i provvedimenti che dovranno essere approvati dal professor Monti sono gli stessi di Giulio Tremonti, con l’aggiunta di altre atti impositivi, tipo la reintroduzione dell’ICI e l’introduzione della odiata patrimoniale. La Merkel e compagni ci hanno buttati in faccia il debito pubblico per giustificare il cambio di rotta politica. In Libia sono andati con gli aerei a bombardare Gheddafi, da noi ci hanno sparato addosso con i proiettili del debito sovrano. Si è visto poi, che non eravamo noi a tenere in fibrillazione i mercati, bensì l’incidenza complessiva dei debiti di tutti. Anche di quello tedesco, posto che la Germania è meno povera di noi, ma è pur sempre in posizione di rischio con tutte quei titoli a rischio di cui sono piene le sue banche, insieme a quelle francesi.
A proposito di Giulio Tremonti. E’ scomparso senza un congedo dignitoso, Per anni ci ha detto che il nostro debito pubblico era al sicuro, blindato e che la crisi globalizzata non ci avrebbe sfiorato. Per anni è stato considerato un grande Ministro dell’Economia da tutti nell’EU, salvo poi sbarazzarsene alla prima occasione, rimpiazzandolo con Monti. Bisogna ancora capire quale ruolo si siano ritagliati i poteri forti rappresentati dai banchieri, i quali sembrano abbiano formato un asse di forza e di contrasto per mettersi al comando dell’Italia. Ci sono troppe coincidenze per indurci a dire che proprio quei poteri forti combattuti dalla sinistra hanno preso il sopravvento, quasi a definire incapaci coloro che prima non erano in grado di prendere le misure impopolari della maggiore tassazione camuffata da una improbabile ripresa economica. Forse il vero obiettivo era quello di far fuori Berlusconi, come si è visto poi dalla conferma degli indici negativi dei mercati.