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L’angolo di Antonio Di Muro, LA GLOBALIZZAZIONE HA PREGIUDICATO IL SISTEMA BANCARIO

Erano considerate le regine del mondo del credito. Ci venivano invidiate anche dall’estero, laddove erano prese a modello. Una delle tre era la gran signora della banche, con riferimento alla Banca Commerciale Italiana. Le sue compagne di viaggio erano Credito Italiano e Banco di Roma, le tre espressioni degli istituti di credito di interesse nazionale (BIN), un tempo espressione del sistema delle Partecipazioni Statali. A seguire l’altrettanto grande Banca Nazionale del Lavoro, ora finita nelle mani maggioritarie dei francesi. E, inoltre, un reticolo di istituti che seguivano queste realtà molto dignitosamente, comprese le banche popolari locali che integravano magnificamente l’attività delle cosiddette grandi. Poi, ci siamo ubriacati di globalizzazione, che, si disse, comportava di portare sul mercato grandi gruppi per irrobustire la capitalizzazione e tenere il confronto con i cosiddetti colossi esteri. I gruppi hanno snaturato il volto del credito, posto che le banche hanno di molto trascurato l’attività commerciale, di vera intermediazione per buttarsi a capofitto su quella finanziaria. E’ prevalsa la politica dell’accaparramento del maggior numero di sportelli, anche di quelli che non servivano. Difatti, oggi si vanno chiudendo molte filiali inutili, che già tali erano prima di acquistarle.
Con massicci investimenti che hanno ridotto la liquidità ( a danno del sostegno agli operatori dell’economia), asciugato il conto economico, reso intensa la conflittualità interna per far convivere il personale di diversa estrazione e formazione, allentato l’azione della concorrenza pura che dava più qualità ai servizi e più assistenza vera alle imprese. Ora questi gruppi si fanno riposizionando, al punto che s stanno tornando indietro anche con l’attribuzione dei loghi, tanto che le insegne tornano ad accendersi con la vecchia denominazione sociale, come è accaduto col Banco di Napoli, portato alla chiusura, benché ancora in possesso di solide basi patrimoniali e di solvibilità. Il tutto ha comportato anche una certa diffidenza della clientela verso le banche, che inondano le caselle postali di comunicazioni per informare circa i frequenti cambi di denominazione sociale. Il problema di fondo è un altro. Questi gruppi bancari hanno snaturato la loro funzione essenziale di erogatori del credito e di raccolta, che un tempo erano i pilastri del processo di intermediazione e di fornitura della liquidità. I grandi gruppi, si sono tuffati nella grandi operazioni finanziarie, facendo defluire nel loro portafoglio titoli molto rischiosi, nazionali ed esteri, al punto che oggi sono costretti a ricorrere all’intervento straordinario dello Stato, a fronte dell’abbattimento sostanziale del loro valore. Naturalmente tutti coloro (o quasi) che hanno provocato questi guasti di prospettiva stanno al loro posto di comando, mentre la logica dovrebbe consigliare un passaggio di mani e di potere. Siamo in Italia, dove anche le cose paradossali fanno regola!

admin

Redazione

Luceranet.it, un nuovo sito ed un nuovo quotidiano per la città di Lucera, ma il cui sguardo andrà anche al di là della Capitanata.

Luceranet.it, un nuovo sito ed un nuovo quotidiano per la città di Lucera, ma il cui sguardo andrà anche al di là della Capitanata. Cronaca Politica Sport e Curiosità, questi sono alcuni degli ingredienti della nuova testata giornalistica. Qualcuno potrebbe obbiettare che per una realtà come Lucera, i quotidiani on line siano troppi. Mi permetto di non essere d'accordo, in quanto più voci raccontano la realtà, più possono essere divulgati i pareri e le opinioni della gente, dopotutto la democrazia è sopratutto questo. La nostra testata, infatti, è libera e dà libero accesso a chiunque voglia collaborare ed esprimere il proprio pensiero, sottolineo che comunque il rapporto è libero e gratuito. Ringrazio sin da ora chiunque potrà dare la sua la fattiva collaborazione. Dopo essere stato uno degli editori, di Sunday Radio ed una delle sue voci più famose per tantissimi anni, mi appresto ora ad affrontare una nuova avventura, questa volta nel web e spero che questa sia foriera di successi e nuove soddisfazioni. Le premesse e l'entusiasmo ci sono, a voi lettori il giudizio finale.

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