Ci avevano detto che avrebbero sorvegliato notte e giorno sul debito pubblico soprattutto su quello degli Stati più esposti, insomma sarebbero diventati una sorta di sentinella a tutela della stabilità del quadro di stabilità dell’economie nazionali, che avrebbero dovuto avere un indirizzo omogeneo in relazione alle politiche da sviluppare. Ci avevano detto che non sarebbe stato più possibile approvare finanziarie di assestamento di bilanci e che le manovre non sarebbero state più infarcite di emendamenti consociativi presentati per soddisfare gli appetiti clientelari dei territori in capo ai parlamentari. Ci avevano detto che con l’ingresso dell’euro e col sostegno della politica economica e finanziaria dell’U.E il debito pubblico dei singoli bilanci nazionali sarebbe stato progressivamente abbattuto. Tutto questo non è accaduto. Anzi, è accaduto di peggio, posto che è stato consentito di alimentare i bilanci con operazioni finanziarie speculative e spericolate, che hanno prodotto dei buchi paurosi difficilmente ripianabili. Nei bilanci degli Stati dell’UE sono stati immessi titoli spazzatura, di dubbia solvibilità, quali sono in definitiva i nostri BOT e i confratelli esteri con altro nome, ma della stessa sostanza. Le banche ( soprattutto quelle francesi, ma anche tedesche) sono piene di tali titoli, che trovano difficoltà ad essere rimborsati, qualora il rimborso venisse richiesto, o se dovessero mancare nuovi sottoscrittori.
E’ la politica economica europea, complessivamente considerata, che è fallita. Sino a qualche anno fa, tutta la pletora di esperti della BCE e di altri organismi finanziari ci aveva assicurato che i bilanci di Stati come Spagna, Grecia, Portogallo e anche Italia erano a posto e che, perciò, i relativi debiti erano ben sostenuti e, comunque, al di fuori di ogni rischio di insolvibilità. I fatti di questi giorni dimostrano che sono state vendute bugie in quantità e a ruota libera. Questo per l’Europa. E i nostri certificatori (Tesoro, Corte dei Conti e quant’altro) cosa hanno fatto? Si sono mossi sulla stessa linea del “non c’è da preoccuparsi”, salvo poi buttarci in mezzo alla tempesta, pretendendo sacrifici dalla collettività che di loro si è fidata. Questi signori avrebbero dovuto lasciare il proprio posto nottetempo per la vergogna, mentre se ne stanno tranquillamente dietro la scrivania e per di più pagati lautamente da noi. Per metterci nei guai, beninteso! I politici sono quelli che sono, ma anche la Casta rappresentata da questi presunti esperti non scherza in tema di affidabilità e di serietà. Se mettiamo insieme tutti questi presunti prestigiosi certificatori di bilancio c’è da rabbrividire, considerando tutte le sciocchezze che sinora hanno fatto passare per Vangelo, con tutto il rispetto per il libro sacro. Purtroppo, a pagare siamo sempre noi, che ci vediamo addosso le conseguenze delle loro previsioni campate in aria e della mancata seria certificazione di quei bilanci che hanno maturato mostruosi debiti pubblici.