Adesso davvero occorre un miracolo! C’è, però, il problema di trovare un santo disposto a farlo, perché i problemi del Lucera calcio sono talmente gravi da richiedere un intervento straordinario, di quelli, consentiteci il bisticcio di parole, di straordinaria eccezionalità. Il Lucera è ormai con le spalle al muro, anzi sembra appiccicato al muro con la scritta al collo del condannato a morte, sportivamente parlando. Non si vede come si possa uscire da una situazione a dir poco disperata. Le due partite in casa avrebbero dovuto dare un po’ di ossigeno e di punti alla squadra, benché le avversarie fossero tra quelle più insidiose e poco disponibili a dispensare punti. Non è stato così. La compagine ancora una volta ha dimostrato tutti i suoi limiti, confermandosi troppo debole per poter aspirare almeno alla salvezza. E, difatti, è precipitata di nuovo nel fondo della classifica. Si imputano alla difesa tutte le colpe della sconfitta. E’ un errore. I difensori certamente non saranno dei giganti, ma giocano senza coperture, in schemi che li vedi frequentemente fuori dal controllo della situazione e degli avversari. La difesa da sola non può risolvere tutti i problemi. E’ il centrocampo che fa acqua da tutte le parti, con giocatori che sembrano dei disperati quando si mettono alla ricerca della posizione migliore, che quasi sempre non trovano. Ed allora si aprono corridoi larghi quanto una autostrada, all’interno dei quali gli avversari si possono incuneare con facilità. E’ questa una situazione che abbiano visto tante volte, per cui non è proprio il caso di parlare di eccezionalità.
E’ una squadra di sbandati, che tenta con la forza della disperazione di fare breccia nelle retroguardie avversarie. Tutto inutile, perché gli avversari si conoscono a menadito e quasi sempre riescono a controllare le situazioni più pericolose con relativa tranquillità. Quella tranquillità che manca al Lucera, che si butta nella mischia con foga, ma senza un retroterra adeguato a giocare ad armi pari, soprattutto sul piano della consapevolezza della propria forza, che il Lucera non ha. Ed allora tutto diventa più difficile, anche quando, in situazioni normalità, sarebbe facile giungere a conclusioni a portata di mano. Che la situazione sarebbe precipitata prima o poi era fin troppo ovvio. Solo che nessuno ha voluto comprendere in tempo che i campionati vanno preparati e che per disputarli occorrono quattrini, quei quattrini che la dirigenza non ha. Andiamo ora pure avanti, ma con la consapevolezza di essere additati come i mendicanti della situazione! Peccato dire queste cose, ma la realtà non la si può nascondere sotto le ceneri.
a.d.m.
