Sedici persone sono state arrestate questa mattina all'alba nell'ambito dell'operazione 'Reset' dagli uomini del commissariato di Lucera che ha svolto le indagini, con il supporto del personale della mobile di Foggia e del Comando provinciale dei Carabinieri del capoluogo di provincia. Quindici le ordinanze di custodia cautelare in carcere ed una ai domiciliari sono state eseguite su disposizione della Procura della Repubblica di Lucera e coordinate dal procuratore Domenico Seccia. Le persone arrestate sono accusate a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla commissione dei reati di concorso in omicidio premeditato, estorsione mediante intimimazioni con colpi d'arma da fuoco, incendio, danneggiamento aggravato anche a seguito d'incendio, minacce e favoreggiamento reale. Tra le persone arrestate figurano alcuni appartenenti alle forze dell'ordine di Lucera. Le indagini sono iniziate dopo l'incendio di un ristorante pizzeria, per verificare l'esistenza di attività estorsiva ai danni dell'esercizio commerciale. Veniva intensificata l' attività investigativa con l'ausilio di intercettazioni telefoniche, ambientali e pedinamenti nei confronti dei sospettati. Le indagini hanno indirizzato gli inquirenti verso i presunti partecipanti al delitto Pignatelli, il giovane colpito a morte mentre si trovava nel circolo 'Atlantic City'. Ricordiamo che le successive indagini portarono alla individuazione dell'intero presunto gruppo di persone che avrebbe progettato ed eseguito l'omicidio. E' stato anche riscontrato come hanno riferito gli inquirenti durante la conferenza stampa, che una organizzazione malavitosa avrebbe imposto ai commercianti l'acquisto di prodotti ittico-ortofrutticoli, perpetrando estorsioni, incendi. Si tendeva ad impoverire i titolari dei locali al fine di assumerne il controllo. Le indagini della polizia del locale commissariato coordinato dalla procura della repubblica di Lucera, riscontrava che era in corso una scissione tra due gruppi operanti sul territorio tesa a riconquistare il mercato locale della droga.Sono emerse durante le indagini anche gravi responsabilità di quattro carabinieri che prestavano servizio presso la locale compagnia.