Tre persone sono state arrestate ieri mattina dagli uomini della Guardia di Finanza della Tenenza di Lucera diretti dal tenente Matteo Di Giulio durante l'operazione 'Cathedral Shadow'. Sono tutti accusati a vario titolo di usura, estorsione, minacce, incendio. Le misure cuatelari sono state disposte dal sostituto procuratore presso il Tribunale di Lucera A.Marangelli, al termine delle indagini iniziate lo scorso mese di ottobre. Fondamendale per il buon esito dell'operazione è stata la collaborazione della vittima, un'imprenditore che gestisce un'attività di ristorazione del centro storico svevo.La vittima, dopo essersi rivolto agli inquirenti, ha fattivamente collaborato con loro tanto da registrare alcuni degli incontri avuti con i presunti usurai avvenuti nel centro storico della città all'ombra della cattedrale. Il tasso d'interesse richiesto era pari al 20% mensile il 240% annuo. Ad un prestito iniziale di 10,000 euro la vittima avrebbe restituito, nel corso di dieci mesi solo a titolo di intersessi 20,000 euro, promettendo per la definizione conclusiva dell'operazione altri 12,000 euro a titolo di rimborso del capitale iniziale. L'attività investigativa delle fiamme gialle è stata tesa ad acquisire prove documentali intercettazioni ambientali e telefoniche.Il sostituto procuratore Marangelli ha rimarcato nella conferenza stampa che si è svolta questa mattina presso il tribunale lucerino, come sia stata rilevante e l'azione investigativa della tenenza lucerina che ha portato nell'ultimo anno all'arresto per usura di sei persone, ma anche che sia sempre più frequente la collaborazione delle vittime. Il procuratore capo Domenico Seccia,in apertura di conferenza stampa, ha lanciato l'allarme riguardo il fenomeno dell' usura sempre più diffuso, e non solo nel mondo dell'imprenditoria ma anche tra la gente comune a causa della contigente crisi, per questo sono in corso da parte degli inquirenti altre indagini. Gli arrestati dopo le formalità di rito sono stati associati alla casa circondariale di Lucera.
D.D.S